La condanna di Rossi per Roetta è una sentenza annunciata: Zanguio e i due sindaci sono i responsabili del caso Aim Bonifiche
Domenica 8 Dicembre 2013 alle 20:39 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n. 261 nelle edicole e sfogliabile comodamente dagli abbonati online - Avvocato Lino Roetta lei è difensore con un suo collega di Giuseppe Rossi che insieme a Carlo Valle è stato condannato ad una pena di due anni più una provisionale di un milione di euro più la rifusione dei danni da definire in sede civile. La sua opinione su questa sentenza che è arrivata dopo oltre dieci ore di camera di consiglio?
Per me era una sentenza annunciata nel senso che Giuseppe Rossi era designato come vittima predestinata di una condanna. Non abbiamo mai avuto dubbi che lui fosse condannato, ma non perché responsabile ma semplicemente perché questo processo è nato solo per arrivare a un giudizio di condanna nei suoi confronti. D’altra parte in un processo che si prescriverà a gennaio 2014 i magistrati avrebbero dovuto dare dimostrazione di maggior coraggio, indipendenza nell’assolvere gli imputati che non a condannarli per una sentenza che non sarà mai eseguita. È una sentenza contraddittoria nel momento in cui assolve giustamente il dott. Giglioli dalla truffa e condanna Rossi per lo stesso reato basta: leggere il capo di imputazione e si vede come sia una sentenza che non può stare in piedi in nessun modo.
Sentenza già critta secondo lei per motivi politici o per pressioni dei poteri forti?
Io sono convinto che le sfortune di Rosi, personalmente convinto che le sfortune di Rossi siano iniziate come è stato detto durante questo processo in un determinato momento della sua presidenza Aim quando un progetto non è stato approvato. Parlo del piano gas.
C’è stato un passaggio finale, ma fuori della sentenza e fuori dal processo, che faceva ricordare come la sentenza di Venezia che condannava Ecoveneta l’avesse anche condannato a risarcire i danni a tutte le parti civili. Tra queste parti civili Giglioli sottolineava che non c’è Aim, Aim non si sarebbe costituita parte civile, avrebbe rinunciato alla richiesta di danni a Venezia per portarla a Vicenza. Pure qui è un po’ strano.
Sì, ma questo bisognerebbe chiederlo a chi era l’amministratore pro tempore di Aim all’epoca perché ha deciso di non coltivare in quella sede l’azione civile, bisognerebbe chiedere a chi ha nominato quell’amministratore, perché sono state fatte quelle scelte e a chi lo ha mantenuto (al suo posto, ndr) quell’amministratore senza chiedere conto di queste scelte errate.
Per far capire a chi ci vedrà (e leggerà , ndr) chi era l’amministratore e chi lo ha nominato?
Come amministratore unico di Aim dopo che Rossi ha dato le dimissioni da Aim SpA è stato nominato il dott. Mauro Zanguio dall’allora sindaco Hüllweck ed è rimasto in carica fino a quando è stato nominato da Variati il dott. Fazioli. Per noi i danni di Aim sono intervenuti durante quel lasso temporale lì.
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