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La Cgil Vicenza tra Prefetto e coordinamento lavoratori per le basi militari Usa

Di Edoardo Andrein Venerdi 17 Ottobre 2014 alle 21:11 | 0 commenti

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Dopo il presidio davanti alla Prefettura la Cgil di Vicenza è stata ricevuta dal Prefetto manifestando preoccupazione per la situazione occupazionale sul territorio vicentino e spiegando i motivi della protesta contro il Job Act, la riforma del lavoro presentata dal governo Renzi, con il culmine nella manfestazione del 25 ottobre in piazza San Giovanni a Roma. Ma oggi, 17 ottobre, è stato istituito a Vicenza anche il coordinamento lavoratori Filcams Cgil per le basi militari Usa. A seguire le due informative ufficiali sui due avvenimenti.

In concomitanza con lo sciopero di 2 ore proclamato dalla FIOM CGIL di Vicenza sui temi che stanno alla base della manifestazione nazionale della CGIL che si svolgerà a Roma sabato 25 ottobre, si è svolto questa mattina, dalle 10.30 alle 12.00, un presidio davanti alla Prefettura di Vicenza.

Erano presenti, con bandiere e striscioni, oltre a lavoratori di diverse aziende metalmeccaniche, anche rappresentanti della confederazione e di altre categorie della CGIL: edili-legno, chimici-tessili e pensionati.

Una delegazione composta da Giampaolo Zanni della CGIL, Igino Canale dello SPI, Maurizio Ferron, Massimiliano Bianco e Stefano Boeche della FIOM, Chiara Bonato della FILCTEM e Luca Rossi della FILLEA, è stata ricevuta dal Prefetto.

“Abbiamo trasmesso al Signor Prefetto le grandi preoccupazioni dei lavoratori rispetto alla crisi economica che continua a produrre licenziamenti e conseguente precarietà sociale, lo abbiamo informato delle iniziative di mobilitazione in corso a livello aziendale e territoriale per preparare la grande manifestazione nazionale della CGIL e infine abbiamo illustrato le ragioni e gli obiettivi della protesta organizzata dalla CGIL” racconta Giampaolo Zanni a nome della delegazione.

Spiega ancora Zanni: “In particolare abbiamo spiegato al Prefetto che la manifestazione si prefigge da un lato di respingere arroganti, inutili e dannosi interventi del Governo tesi a demolire giusti diritti sanciti dalla nostra Legislazione sul lavoro ( art. 18 ), e dall’altro soprattutto chiedere con forza un cambio di rotta nelle sue scelte economiche, sociali e fiscali, al fine di sostenere le fasce sociali più deboli e di rilanciare un paese che appare immobile attraverso investimenti nella ricerca, nell’innovazione, nei settori industriali strategici, nella cura e salvaguardia del territorio e nel welfare pubblico”.

Altri interventi della delegazione hanno sottolineato le particolari situazioni di crisi che colpiscono interi settori, quali l’edilizia, la meccanica, la siderurgia ed il tessile-abbigliamento ed i disagi vissuti da chi aspetta di ricevere i soldi degli ammortizzatori sociali oppure deve vivere con pensioni irrisorie e senza nemmeno beneficiare degli 80 Euro decisi dal Governo maggio.

La delegazione ha infine chiesto al Prefetto di trasmettere al Governo quanto da noi affermato e di sollecitare il Governo ad un cambio di approccio con il sindacato, per passare dalle accuse ad un vero confronto, vista la drammaticità della situazione,

Il Prefetto ha ringraziato la delegazione per avergli rappresentato la situazione, ha dichiarato di comprendere le nostre preoccupazioni, ha auspicato un dialogo per affrontare i problemi e si è impegnato a trasmettere il tutto a Roma.

 

E' stato istituito oggi (17/10/2014) a Vicenza il Coordinamento dei lavoratori delle Basi militari Usa in Italia che intendono organizzarsi e farsi rappresentante dalla Filcams Cgil. Lo comunicano il delegato nazionale di settore della Filcams Andrea Montagni unitamente al segretario generale della Filcams vicentina Alessio Odoni. Oggi al San Raffaele di Monte Berico erano presenti delegazioni da tutte le basi militari statunitensi d'Italia. "La riunione è andata bene", ha affermato Montagni, "ed abbiamo stabilito di realizzare tre assemblee con i lavoratori prima del 15 dicembre: una a Vicenza, le altre a Sigonella e Camp Darby. Tutte comunque all'esterno delle strutture".

"I lavoratori delle basi (e anche a Vicenza)", ha dichiarato a margine dell'incontro il segretario generale vicentino della Filcams Odoni, "ci chiedono a gran voce d'essere liberi di associarsi al sindacato che a loro aggrada. La Filcams Cgil", conclude Odoni, "dà la priorità alla difesa e alla tutela dei diritti dei lavoratori".

All'incontro erano presenti tra gli altri Franco Martini, componente della segreteria nazionale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams, Adriano Filice, segretario organizzativo Cgil Veneto e i rappresetanti delle Camere del lavoro di Vicenza, Catania, Pordenone e Livorno.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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