Quotidiano | Categorie: Politica, Lavoro

La Caserma Ederle amplia il sito di armi a Camp Darby e arriva l'accordo per l'aumento di stipendio ai lavoratori italiani

Di Edoardo Andrein Venerdi 9 Novembre 2018 alle 21:07 | 0 commenti

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La base americana di Camp Darby, che è sotto controllo del comando della Caserma Ederle di Vicenza, verrà ampliata. Il via libera è arrivato dal CoMiPar, la commissione del Pentagono istituita tra il governo statunitense e quello italiano, con un finanziamento dell'amministrazione a guida Donald Trump che si aggira attorno ai 40 milioni di dollari. Il sito militare americano tra Pisa e Livorno è strategico per l'arrivo via mare di armi dagli Usa, poi smistate nelle basi europee tra cui le due nella città berica, impegnate a mantenere il controllo sugli scenari di guerra in Medio Oriente e Africa.

Le organizzazioni pacifiste sono già insorte, anche per il taglio di un migliaio di alberi necessario all'ampliamento, ma il comandante di Us Army Italy a camp Ederle, Erik Berdy, ha cercato di gettare acqua sul fuoco affermando: “faremo tutto il possibile per ricambiare l'ospitalità con gratitudine”.

Un primo passo è il nuovo contratto nazionale siglato per quattro mila dipendenti civili delle installazioni militari statunitensi in Italia. Le federazioni nazionali di categoria Fisascat Cisl e Uiltucs sono arrivate a un'intesa con la direzione del personale delle Basi Usa "Jcpc" sul rinnovo del contratto, che era scaduto nel 2016.

È entrato in vigore dal primo novembre 2018, scadrà il 30 ottobre 2021 e prevede sulla parte economica un aumento salariale annuale del 3,09%, cioè 62 euro mensili dal primo settembre 2018 al 30 agosto 2019, oltre alla maggiorazione del 20% per le ore prestate al di fuori del normale orario di lavoro. Novità anche in tema di welfare con più attenzione per il sistema dell’assistenza sanitaria integrativa e sulle tutele, con il sostegno al reddito e le opportunità della ricollocazione.

Le scorte di armi aumentano e i lavoratori italiani delle basi Usa sono più al "sicuro".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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