La carica di Giandonato: Vicenza salvo, Euro-sogno e poi la Juve...
Lunedi 14 Gennaio 2013 alle 19:43 | 0 commenti
Il centrocampista biancorosso fissa gli obiettivi: "Trenta punti in venti gare. Poi rivoglio l'Under 21. La Vecchia Signora si ricrederà ".
Tre obiettivi: salvare il Vicenza, partecipare all'europeo under 21, far ricredere la Juventus, che è come una madre che ha scaricato il proprio figlio. Manuel Giandonato, ventunenne regista dei biancorossi, crede nella triplice impresa perché alla qualità (che non si discute) accompagna il forte orgoglio abruzzese.
"Ho già vissuto una retrocessione ed è un rospo che proprio non va giù. Nella scorsa stagione fui girato in prestito al Lecce ed io, pur avendo un ruolo marginale dovuto alle mie difficoltà d'ambientamento, sento ancora scottare quell'amarezza di fine campionato. Un'esperienza che mi ha segnato: non voglio assolutamente riviverla ancora". Il Vicenza gli ha consegnato le chiavi del centrocampo ed un bonus di fiducia enorme che va assolutamente ripagato: "Qui ho trovato le condizioni ideali per crescere, giocare con continuità e dare una svolta al mio percorso professionale. Mi brucia tanto essere uscito fuori dal giro dell'Under 21 e magari, seguendo le mie evoluzioni a Vicenza, il ct Devis Mangia mi darà un'opportunità per gli Europei in Israele. Prima, però, c'è da salvare la serie B". Il piano è tanto semplice da dire, così dannatamente complicato da terminare: "Ci sono 60 punti a disposizione, noi dobbiamo conquistarne almeno 30". Facile a dirsi, un po' meno a crederci dopo 22 giornate di magre consolazioni e classifica misera: "Ce la possiamo fare - rincara però Giandonato con gran foga - Questo Vicenza ha qualità ed un solo grande problema da risolvere: l'autostima. Abbiamo messo in crisi tutte le big, però purtroppo quando arrivano le difficoltà ci abbattiamo piuttosto che reagire. È in questo che dobbiamo cambiare. Non è una questione di uomini, di scelte né tantomeno tattica". Come dire: ha fatto bene la società a preservare Breda e ad accettare le dimissioni di Masolo: "Io parlo solo del campo e dico che Breda è un allenatore preparato e serio: l'ideale per accompagnarci alla salvezza. La diatriba, fortunatamente per noi, è esplosa nel periodo di sosta e ci ha riguardato relativamente". Stesso discorso per le vicende societarie: "Che il Vicenza sia in vendita non è un nostro problema, né deve diventare un alibi. Siamo professionisti, veniamo regolarmente retribuiti e la nostra missione è ricambiare, raggiungendo il traguardo che ci siamo prefissati. Ci occorre solo acquistare un po' di consapevolezza in più". Aiuterà di sicuro il recupero del colosso Rigoni (dovrebbe rientrare con la Juve Stabia), darà un sostegno il dinamismo dell'ultimo arrivato Cinelli: "Notizie positive - spiega Giandonato, per nulla preoccupato dalla concorrenza - Per gran parte del girone d'andata non avevamo ricambi lì a centrocampo ed in B è necessario godere sempre di risorse fresche". Il campionato di Giandonato è stato finora discreto: "Sono partito un po' in sordina, poi ho aumentato il livello delle mie prestazioni, di pari passo con la crescita fisica. Purtroppo, negli ultimi due anni la Juventus non mi ha convocato per il ritiro e mi sono così ritrovato ad essere inserito in gruppi nuovi partendo ad handicap". E pensare che coi bianconeri è vincolato contrattualmente fino al 2015: "Dovrei essere un patrimonio, ma non sono stato trattato come tale. Farò di tutto perché un giorno la Juve si ricreda ed un po' rimpianga d'avermi riservato questo trattamento".
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