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La BPVi si avvia a diventare uno spezzatino

Di Rassegna Stampa Venerdi 29 Aprile 2016 alle 16:27 | 0 commenti

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da MilanoFinanza

Il fondo Atlante, che si troverà con tutta probabilità a essere il socio di maggioranza della Banca popolare di Vicenza, punta a portare a compimento la ristrutturazione della banca vicentina in 18 mesi. Lo ha dichiarato il presidente di Quaestio, la Sgr che gestisce il fondo, Alessandro Penati. "Per il tornaround di una banca di solito ci vogliono circa tre anni. Io conto di riuscire, se possibile, anche in 18 mesi. Se poi riesco anche a uscire dall'investimento in 18 mesi significa che sono Warren Buffet. Però ci tento", ha ironizzato Penati.

Il top manager ha poi spiegato che per Atlante si profila un ampio ventaglio di possibilità riguardo al destino della popolare vicentina, anche nel caso che la banca non venga quotata attraverso l'operazione di Ipo con aumento di capitale che si è conclusa oggi.
"La Bce ha detto che possiamo usare tutte le possibilità", ha annunciato. Ciò significa che "se abbiamo una banca possiamo quotarla e vendere le azioni, possiamo prenderla, venderla, fonderla, spezzarla. Possiamo fare una nuova Ipo domani a un valore magari più alto. Possiamo fare una scissione di non performing loan magari con qualche altra banca. Le possibilità sono tante".
"Finalmente", ha concluso Penati, "possiamo operare senza avere davanti alcun interesse di parte o locale che condizioni questa operazione. Dobbiamo rispondere soltanto agli investitori del fondo affinché escano da questa storia con un utile e il prima possibile".
Il collocamento dell'aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro di Bpvi si è chiuso oggi alle 13.00. Nel pomeriggio è previsto un consiglio della banca che prenderà atto dei risultati che verranno diffusi con un comunicato nel tardo pomeriggio.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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