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"La battaglia di Natale", vicentini pronti per le manifestazioni a difesa del made in Italy

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 30 Novembre 2013 alle 18:51 | 0 commenti

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Coldiretti Vicenza - È stata denominata la battaglia di Natale per il made in Italy, ma si tratta della battaglia che Coldiretti sta conducendo da anni per salvare l’economia del Paese e con essa migliaia di aziende che trainano il presente e pongono le basi per il futuro di milioni di persone. Mercoledì 4 dicembre dalle ore 9 circa diecimila allevatori e coltivatori della Coldiretti provenienti da tutte le regioni, anche con i loro trattori, presidiano il valico del Brennero nell’ambito della mobilitazione “La battaglia di Natale: scegli l’Italia”.

Per difendere l’economia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane. Il campo base è all'area di parcheggio “Brennero” al km 1 dell'autostrada del Brennero – direzione sud (Austria-Italia). “Autobotti, camion frigo, container saranno verificati dagli agricoltori e dagli allevatori – commenta il presidente di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola – per smascherare il “finto made in Italy” diretto sulle tavole in vista del Natale all’insaputa dei consumatori, per la mancanza di una normativa chiara sull’obbligo di indicare l’origine degli alimenti”. Attraverso il valico del Brennero giungono in Italia miliardi di litri di latte, cagliate e polveri, ma anche milioni di cosce di maiale per fare prosciutti, conserve di pomodoro, succhi di frutta concentrati ed altri prodotti che, come dimostra il dossier elaborato da Coldiretti per l’occasione, stanno provocando la chiusura delle stalle e delle aziende agricole con la perdita di migliaia di posti di lavoro. Il presidente nazionale Roberto Moncalvo guiderà il presidio, che si svolgerà in stretta collaborazione con le forze dell’ordine presenti in frontiera. In collegamento diretto con il Brennero nel centro della Food Valley italiana a Reggio Emilia, con corteo dalle ore 10.30 e conclusione in Piazza S. Prospero, migliaia di allevatori manifesteranno per salvare il vero prosciutto italiano assunto a simbolo della difesa del made in Italy nei confronti delle imitazioni provenienti dall’estero. “Vicenza sarà ben rappresentata – conclude il presidente Martino Cerantola – attraverso 130 soci, che partiranno per il Brennero ed una delegazione di 20 allevatori e 10 sindaci del territorio che raggiungeranno Reggio Emilia”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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