La banda dalla sega facile colpisce ancora
Martedi 6 Marzo 2012 alle 23:46 | 0 commenti
 
				
		Amici della Legalità - Oggi alla chetichella, senza dare troppo nell'occhio, sperando nella distrazione dei cittadini e contando sull'omertà delle associazioni ambientaliste, la nota banda, composta dall'assessore Marco Antonio Dalla Pozza e, dalla di lui cuginetta, Peruffo Anna (dirigente di AIM Valore Ambiente), ha colpito ancora. Lor signori hanno condannato alla pena capitale, senza possibilità di appello, ben 16 dei 29 pioppi secolari di Via Battaglione Val Leogra con la solita motivazione gli alberi sono malati.
La sentenza è stata immediatamente eseguita dalle ben collaudate seghe  della ditta Spigolon e le spese sono, come al solito, a carico degli  ignari contribuenti vicentini.  
La famiglia Dalla Pozza Peruffo  prosegue imperterrita nell'opera di desertificazione della città  contando, ovviamente,  sul silenzio assordante delle  associazioni  ambientaliste, in primis Italia Nostra capitanata dall'esimia prof.  Giovanna Peruffo Dalla Pozza madre della Peruffo e zia del Dalla Pozza,  che tanto contestavano la precedente amministrazione.  Ma come mai  improvvisamente tanti alberi si ammalano? Perché la dirigente Peruffo  non cura preventivamente il nostro patrimonio arboreo? Forse si accorge  dei problemi quando è troppo tardi? Se cosi fosse ci chiediamo se sia  all'altezza del ruolo ricoperto e per il quale è pagata profumatamente  da noi contribuenti.  Vogliamo conoscere il suo curriculum nel  dettaglio. Chiediamo  di rendere pubblico il numero esatto degli alberi  tagliati durante la sua dirigenza e il contenuto delle perizie fatte  prima di procedere all'esecuzione. Ma perché AIM per queste operazioni  si avvale sempre della ditta Spigolon e non utilizza i propri dipendenti  e mezzi? La ditta Spigolon ha vinto una gara di appalto o opera con  trattativa privata ? Vorremmo sapere infine la destinazione dell'enorme  quantità di legno ottenuta e l'introito che ne deriva per la sua  vendita. Il comune deve ordinare una seria indagine al fine di  verificare se, in materia di gestione del verde pubblico, l'operato di  Aim Valore Ambiente e in particolare della sua dirigente sia corretto e  rispettoso dell'appalto ricevuto dal comune stesso. Il nostro timore è  che dietro a questi tagli indiscriminati ci siano motivazioni  inconfessabili e pensare che Variati in campagna elettorale prometteva  una città più verde, ma ora il motto è diventato Vicenza una città al  verde visti gli sperperi di questa amministrazione.
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