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Italian Exhibition Group diventa participant di United Nations Global Compact, la più grande iniziativa per sostenibilità aziendale al mondo

Di Comunicati Stampa Mercoledi 2 Maggio 2018 alle 22:17 | 0 commenti

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IEG entra in UN Global Compact, rafforzando il suo impegno per la responsabilità sociale d'impresa (CSR). Tramite CIBJO, Confederazione Mondiale della Gioielleria, IEG partecipa a High-Level Political Forum (HLPF) del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) per promuovere e sostenere la CSR e le pratiche di sostenibilità nella filiera della gioielleria.

Italian Exhibition Group (IEG) diventa Participant di UNITED NATIONS Global Compact (UNGC), la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo promossa dalle Nazioni Unite, ispirata già nel 1999 dall'allora segretario generale Kofi Annan (nella foto il cda di IEG).

Italian Exhibition Group è il principale provider fieristico italiano aderente a UN Global Compact ed una delle tre aziende al mondo del settore ad aver fatto propri i capisaldi dell'Iniziativa.  

Per IEG si tratta di una naturale evoluzione. Il tema della Corporate Social Responsibility è, infatti, uno degli elementi portanti dell'agenda del Gruppo, in quanto la società sostiene gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU e supporta la coesione sociale, la comprensione culturale e un sano sviluppo basato sui principi di sostenibilità.

Attraverso la partnership con CIBJO, IEG partecipa al High-Level Political Forum (HLPF) del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) e si distingue come un organizzatore fieristico che promuove e fornisce servizi e programmi educativi relativi alla responsabilità sociale d'impresa (CSR) e alla sostenibilità all'interno della filiera della gioielleria, dei metalli preziosi e delle pietre preziose, a sostegno del programma di sviluppo dell'ONU e dei suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG).

Come iniziativa volontaria, UN Global Compact impegna i suoi partecipanti del settore privato ad operare secondo quattro pilastri fondamentali: il rispetto dei diritti umani, il rispetto dei principi del lavoro equo, la sostenibilità ambientale e la lotta alla corruzione. Questi pilastri trovano la loro declinazione in dieci principi che le aziende aderenti devono adottare e rispettare nel proprio approccio al business, affinché questi capisaldi etici e valoriali diventino parte integrante delle proprie strategie e della propria operatività, nel pieno rispetto dei principi della Responsabilità Sociale d'Impresa (CSR).
Italian Exhibition Group, ammessa come Participant a UN Global Compact fa proprie queste regole fondamentali e si apre al confronto internazionale su questi temi decisivi nell'era dell'economia globalizzata.
Al network di UN Global Compact aderiscono a livello mondiale oltre 10.000 Aziende, 3.000 soggetti no profit. Nel contesto del progetto sono rappresentati oltre 170 paesi.
Italian Exhibition Group intende così confermare la centralità del tema della Responsabilità Sociale d'Impresa rispetto alle proprie politiche strategiche, aderendo a UN Global Compact la Società dichiara di voler ulteriormente impegnarsi sulla promozione e la diffusione di tematiche fondamentali quali la tutela dell'ambiente, le problematiche del cambiamento climatico, l'esaurimento delle risorse naturali, il miglioramento delle condizioni lavorative, il gender gap e la valorizzazione del lavoro a favore delle giovani generazioni. Unendosi alla comunità internazionale di UN Global Compact, IEG contribuirà a far avanzare questi obiettivi su scala mondiale.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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