Italia prima in Europa per carte di credito prepagate
Mercoledi 22 Agosto 2012 alle 21:36 | 0 commenti
CPP Italia - Uno studio di CPP Italia analizza questo segmento di mercato. Gli italiani preferiscono le prepagate alle carte di credito tradizionali, il cui utilizzo è al di sotto della media UE.
In Italia circola il 50% delle carte prepagate di tutta l'Unione Europea e questo fenomeno, tipico del nostro Paese, è ancora in crescita. CPP Italia, filiale della multinazionale inglese specializzata nei servizi di protezione per le carte di pagamento, ha analizzato questo mercato da 14,2 milioni di carte a fine 2011. Nell'ultimo anno l'incremento è stato del 14,8% ma dal 2007 (5,8 milioni) il numero di questi strumenti di pagamento ricaricabili è triplicato.
 L'anno del boom è stato il 2008 con una crescita rispetto all'anno precedente del 41%. Analogamente è aumentato il valore delle transazioni superando i 9 miliardi di euro.
"Sono due - spiega Walter Bruschi, amministratore delegato di CPP Italia - le leve principali di questa peculiarità italiana: l'impulso dato negli anni da Poste Italiane con la carta Postepay, e le cosi dette carte-conto corrente che ormai tante banche hanno lanciato nel nostro Paese.
Questo successo si può spiegare in sintesi - secondo Bruschi - con una scarsa confidenza degli italiani verso le carte di credito tradizionali e gli acquisti via internet, e con la volontà di non legarsi a una banca e controllare le spese. Con le carte prepagate gli italiani si sentono più liberi e sicuri, insomma. Del resto questa spiegazione vale anche per le SIM prepagate dei cellulari, pure questo un fenomeno tipicamente italiano. Teniamo presente - aggiunge il manager - che l'Italia rimane un Paese dove si usa ancora il contante nel 90% dei casi contro una media UE del 70%. Mentre ogni italiano possiede una media di 1,6 carte di pagamento, i giapponesi ne hanno 12 a testa, 6 coreani e americani, e più di 2 a testa i turchi".
Mettendo a confronto l'uso delle carte prepagate in vari Paesi, CPP, che in Italia ha circa 700 mila clienti e 3 milioni di carte assicurate, ha rilevato alcune differenze. In Germania, Francia e Regno Unito vengono usate molto come carte regalo. Per i britannici è anche un comodo strumento di pagamento dei mezzi di trasporto. Nel nostro Paese queste carte hanno una valenza multipla. Le usano le famiglie che vogliono dare ai figli una paghetta elettronica, i viaggiatori come "borsellino" elettronico, gli anziani che si fidano poco delle banche e non vogliono pagare canoni, i navigatori del web che vogliono fare acquisti in sicurezza ma anche gli immigrati che non hanno ancora sufficienti disponibilità economiche.
"Secondo gli esperti - conclude Walter Bruschi - il mercato italiano potrebbe valere nel 2017 qualcosa come 30,6 miliardi di dollari, secondo soltanto a quello della Gran Bretagna (39,3 miliardi di dollari). Oltre alla preponderanza della componente consumer, questi strumenti di pagamento saranno utilizzati anche dalle aziende per dipendenti e clienti e dalla pubblica amministrazione per il pagamento di servizi pubblici e la distribuzione di benefici sociali".
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