Quotidiano | Categorie: Ambiente

Pfas e istanza di fallimento per 122 lavoratori, Miteni contrattacca punto per punto alle critiche ricevute

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 29 Ottobre 2018 alle 18:36 | 0 commenti

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Per tutto il 2017 gli scarichi della Miteni - riporta un lancio dell'agenzia Dire - azienda di Trissino ritenuta la principale responsabile della contaminazione da Pfas diffusa in Veneto, hanno avuto "valori inferiori ai limiti stabiliti per le acque potabili". Il contributo di Miteni al carico totale di Pfas nello scarico consortile, "secondo i dati degli enti, dal 2017 e' stato dello 0,86%. Il 99,14% e' immesso da altri e ovviamente continuera'". 

I fanghi prodotti, infine, "non contengono Pfas", lo certificano "analisi di istituti terzi", e inoltre "dal 2016 nemmeno vanno in discarica ma a termodistruzione in appositi impianti all'estero".  

A dirlo e' la stessa Miteni, in un comunicato diffuso per smentire "alcune dichiarazioni fantasiose che stanno girando", in seguito alla notizia dell'istanza di fallimento presentata dall'azienda. "I lavoratori Miteni sono 122, a cui va aggiunto l'indotto che puo' essere valutato in circa 70 persone", spiega l'azienda quantificando i lavoratori messi a rischio dal fallimento. Dal 2009, anno in cui l'attuale proprieta' ha acquisito Miteni, "non ha guadagnato nulla, ha solo investito", infatti "non sono mai stati percepiti dividendi", e sono invece stati investiti oltre "15 milioni di euro". Gli stipendi pagati ai lavoratori arrivano a 90 milioni, e altri 20 milioni sono andati alle ditte esterne che hanno svolto lavori in azienda. Da quando ha chiesto il concordato a meta' maggio -prosegue la nota della Miteni- l'azienda ha chiesto che Arpav fosse presente durante i lavori di adeguamento imposti dalle diffide, in modo da verificare in tempo reale e accorciare i tempi, ma la richiesta e' stata respinta. Ha poi documentato con dati ufficiali la propria quota irrilevante di Pfas negli scarichi, ha documentato la presenza di fonti di inquinamento da Pfas anche superiori a quelle del Veneto in altre aree del mondo che non hanno nulla a che vedere con la produzione ma solo con l'utilizzo, ha chiesto che rimanesse attiva la commissione regionale sui Pfas per verificare le nuove informazioni sull'utilizzo provenienti dall'organismo europeo Echa, ed effettuato le caratterizzazioni e gli studi che permetteranno di presentare il piano di bonifica nei tempi concordati nella conferenza dei servizi. Insomma, il blocco della produzione imposto dalle diffide che ha reso impossibile portare avanti il piano industriale determinando la decisione di presentare istanza di fallimento, si poteva evitare, conclude l'azienda.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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