Islam, esiste quello moderato?
Martedi 14 Aprile 2015 alle 16:16 | 0 commenti
Capi di Stato, ministri degli esteri, un vasto insieme di diplomatici, religiosi cattolici con in testa la gerarchia parlano dell’esistenza di un Islam moderato che va potenziato contro quell’altro, violento, sanguinario e soprattutto nemico dell’occidente. Certamente tra i seguaci dell’Islam vi sono uomini che vivono la loro fede senza ritenere di dover compiere azioni contro altri uomini di fede diversa, anzi nella lettera del Corano trovano anche che Ebrei e Cristiani, assoggettati alla dimma (una sorta di tassa per professare la propria fede), vanno lasciati in pace.
Ma a leggere proprio il Sacro testo ecco i dubbi. Trascrive il Profeta: “Sura 9 At-Tawba
3. Ecco, da parte di Allah e del Suo Messaggero, un proclama alle genti nel giorno del Pellegrinaggio*: “Allah e il Suo Messaggero disconoscono i politeisti. Se vi pentite, sarà meglio per voi; se invece volgerete le spalle, sappiate che non potrete ridurre Allah all'impotenza. Annuncia, a coloro che non credono, un doloroso castigo
4. Fanno eccezione quei politeisti con i quali concludeste un patto*, che non lo violarono in nulla e non aiutarono nessuno contro di voi: rispettate il patto fino alla sua scadenza. Allah ama coloro che [Lo] temono.Â
Nota Il versetto si riferisce al patto di Hudaybiyya, stipulato dall'Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) nel VI anno dall'Egira, in base al quale aveva accettato di rinunciare alla Umra (la pia visita alla Ka’ba). In cambio i politeisti si impegnavano a permettere loro di effettuare la Umra nell'anno successivo. Fu decretata inoltre una tregua di dieci anni]
5. Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati. Se poi si pentono, eseguono l'orazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericordioso.
Viene da pensare ad una situazione storica, che privilegia l’atto di sottomissione dei politeisti e la loro uccisione solo un limite estremo, che però esiste.
Nelle vicende attuali non troviamo in nessun luogo del mondo questo modo di agire, anzi dall’ Indonesia, all’ Africa, al Vicino Oriente ogni giorno si hanno notizie di uccisioni di cristiani, non di politeisti e sorge il più che legittimo dubbio che o i cristiani sono assimilati ai politeisti, sono infedeli e quindi potrebbero, se non si pentono, essere uccisi, oppure la questione è solo, come piace all’Occidente, politica. Certo che l’Europa vive, come diceva già M. Yourcenar nel 1929 una progressiva atassia (riduzione progressiva fino alla scomparsa della capacità di agire con volontà ) e quindi cerca di sopravvivere senza prendere vere decisioni.
Il punto però è questo, dove esiste, al di là dei singoli fedeli delle parole di circostanza pronunciate anche da religiosi, movimenti di Islam moderato? I pacifisti italiani, in particolare quelli vicentini, tanto impegnati nel loro antiamericanismo e dimentichi, anche nel gruppo se-dicente Cristiani per la pace, del martirio di tanti fedeli a Cristo, come potrebbero aiutare a far emergere la tensione pacifica degli islamici moderati.? Non si tratta di dibattere o analizzare, quanto di esemplificare dove e quando, chi e perché promuove la moderazione e , aggiungo, la pace, che non è solo il nome gridato o scritto nelle manifestazioni o negli articoli sempre dei se-dicenti pacifisti che promuovono con linguaggio militaresco i “guardiani della paceâ€.Accedi per inserire un commento
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