Quotidiano | Categorie: Politica, Immigrazione

Islam, Donazzan: vivono tra noi ma ci odiano, sarei favorevole a una Guantanamo italiana

Di Edoardo Pepe Giovedi 14 Gennaio 2016 alle 16:30 | 0 commenti

ArticleImage

L’assessore veneto di Forza Italia Elena Donazzan interviene pesantemente sul tema immigrazione e islam, in seguito alla recente vicenda di Ljimani Redjep, cittadino macedone di 39 anni residente a San Zenone degli Ezzelini, nel trevigiano, fermato dai carabinieri del Ros ed espulso con decreto del ministro dell’Interno perché ritenuto uno conoscitore dello jihadismo e un rigoroso osservante dei rigidi dettami della dottrina salafita, con forti pulsioni di radicalizzazione. “È l’ennesimo caso di persone che si rivelano a pieno titolo incompatibili con la nostra civiltà e che addirittura potrebbero rivelarsi pericolosi per la nostra sicurezza".

"C’è chi dice - argomenta Donazzan - che non si può generalizzare, che i combattenti sono una minoranza tra i fedeli musulmani, che le prime vittime del fondamentalismo sono gli islamici moderati. Io dico invece che non dobbiamo abbassare la guardia e che, anzi, forse, dobbiamo cominciare realmente ad aprire gli occhi per focalizzare bene chi vive sui nostri territori, in modo apparentemente integrato, ma di fatto ripudia gli usi e costumi occidentali e vuole sopraffarci. Lo scontro di civiltà lo vuole l’islam. E questa mia affermazione non è una trovata politica, né tantomeno populista. È una semplice constatazione dei fatti. Il caso di Redjep lo dimostra”. 

“Come riporta la stampa, suo figlio – prosegue Donazzan – durante una lezione a scuola, nel novembre scorso, aveva manifestato approvazione per gli attentati terroristici di Parigi. Sua moglie è costretta ad uscire di casa con il velo. Lui non ha stretto la mano all’avvocato donna che lo difende verosimilmente perché ritenuta un essere inferiore. Che altro dire di fronte a tutto questo? Di sicuro non ci sono margini di giustificazionismo”.

“Sarei favorevole a una Guantanamo italiana – fa sapere poi Donazzan –. I cittadini che l’intelligence e le forze dell’ordine ritengono pericolosi in quanto jihadisti, o presunti tali, a parer mio dovrebbero essere arrestati e detenuti in centri ad hoc, senza passare per la normale giurisdizione. Mi rendo conto che la mia è un’idea forte ma in questa fase storica dobbiamo essere più realisti del re. Il disordine pubblico si controlla con l'ordine militare perché la vita è un rapporto tra forze. Se si usa il guanto di velluto, quando c'è bisogno della forza, distruggi la democrazia e lo stato di diritto, così, soccomberebbe”.

“Anche il socialista Hollande, dopo i tragici fatti di Parigi, ha preso in considerazione l’idea di creare in Francia appositi centri di detenzione per terroristi o presunti tali. In Italia dobbiamo forse attendere di essere colpiti nel cuore delle nostre città prima di agire con fermezza?”, conclude Donazzan.

Leggi tutti gli articoli su: forza italia, Islam, Elena Donazzan, musulmani, Guantanamo

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network