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«Non voglio nemmeno prendere in considerazione l'ipotesi che l'Ipab sia commissariato dalla regione. L'accordo di programma per il rinnovamento dell'offerta assistenziale è vitale affinché l'Ipab stesso non muoia. Non vorrei che le polemiche che recentemente hanno investito il cda siano il frutto di una manovra politica, pensata da nuovi soggetti che si apprestano a scendere in campo».

Così con un riferimento non aperto ma implicito al consigliere Gerardo Meridio del Pdl Achille Variati, sindaco Pd di Vicenza, ha deciso di gettarsi nella mischia che da giorni si è creata dopo che sulla stampa sono stati pubblicati i rilievi amministrativi che la regione ha inoltrato a Ipab, il tutto poi formalizzato in un sollecito della giunta di palazzo Balbi cui il presidente dell'ente assistenziale Giovanni Rolando dovrà rispondere in una dozzina di giorni.

Variati però stamani poco prima di un briefing sull'urbanistica con l'assessore responsabile Francesca Lazzari è entrato nel merito della vicenda. Ha spiegato al resto dell'esecutivo che la relazione tecnica della direzione ispettiva partita da Venezia non contiene alcunché di rilevante e per questo si dice convinto che l'esecutivo regionale non potrà non tenere conto. «Le nebbie sul caso vanno diradate subito». Il sindaco durante il suo intervento non li ha citati espressamente, ma ha fatto un chiaro riferimento a quei consiglieri comunali del Pdl che nei giorni passati avevano apertamente dipinto un Variati che aveva lasciato Rolando solo a fronteggiare la polemica. Il j'accuse del primo cittadino nei confronti del centrodestra, almeno dalla maggioranza democratica che lo sostiene, è stato interpretato quindi come un chiaro intervento a sostegno dell'Ipab. Ma l'ultima stoccata Variati l'ha lanciata ancora una volta nei confronti della giunta regionale capitanata dal leghista Luca Zaia: «Francamente è incomprensibile come la regione mantenga ai livelli preesistenti il contributo sanitario fornito ad Ipab Vicenza, la più importante realtà veneta in tal senso, mentre i costi aumentano. Spero che non ci sia la volontà di avvantaggiare soggetti privati». Il medesimo monito è stato indirizzato poi all'assessore regionale al sociale Remo Sernagiotto (Pdl, ma con un passato Dc come Variati; nel riquadro) col quale nelle ultime ore Variati ha avuto un lungo colloquio telefonico.