Ipab San Camillo, Vicenza Capoluogo: tutelare la dignità degli anziani
Mercoledi 7 Ottobre 2015 alle 14:50 | 0 commenti
Associazione civica Vicenza Capoluogo
Quanto sembra accaduto presso il reparto San Camillo, documentato in un breve filmato apparso nei giorni scorsi sui media locali, se confermato, è un fatto gravissimo in quanto non solo mette a repentaglio la salute fisica di una persona già fragile per l'età , ma soprattutto intacca la dignità stessa dell’essere umano.
Tante sono le voci che in questi giorni stanno invocando o annunciando controlli e fermezza sia nei confronti della cooperativa che gestisce la struttura, sia nei confronti di chi go verna l’IPAB di Vicenza. Ben vengano le verifiche e gli accertamenti se servono a fornire soluzioni concrete e realizzabili per migliorare la qualità del servizio e la vita quotidiana degli anziani ricoverati nella struttura.
Vale la pena ricordare che la gestione dei tre reparti della struttura del San Camillo è stata appaltata alla cooperativa “Bramasole†durante la fase di commissariamento affidata al dott. Francesco Zantedeschi, in base ad una gara d’appalto al massimo ribasso con una riduzione dei costi quasi del trenta percento in meno rispetto all’appalto precedente, che ha avuto, con tutta evidenza, forti ripercussioni negative sulla qualità della vita degli ospiti.
Non si può tuttavia omettere di puntualizzare la sempre diretta correlazione tra eccessiva riduzione delle risorse e qualità dei servizi generati; gli sprechi devono sempre essere perseguiti e annullati a fa vore dell’efficienza che deriva però dall’efficacia dello strumento utilizzato. Quest’ultimo, se costretto ad abbassarsi al di sotto della soglia di efficacia non potrà mai generare un servizio efficiente e quindi di qualità .
Il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’IPAB, non più tardi di due settimane fa ha diffidato la cooperativa padovana contestandole l’inadempienza di 93 rilievi accaduti all'interno della struttura.
Se le inadempienze verranno confermate, sarà necessario assumere posizioni forti sino alla estromissione della cooperativa “Bramasole†dalla gestione dei reparti del San Camillo per riportare serenità nella vita degli anziani ricoverati, dei loro famigliari e quindi anche nella gestione.
Riteniamo che il Commissariamento invocato da alcuni non sia la soluzione da adottarsi in questo momento, ma piuttosto sia da sostenersi il nuovo Consiglio di Amministrazione che sin dai suoi primi passi ha dimostrato di essere in grado di sollevare le sorti di questo Ente, importante per la città e per i suoi anziani, non a colpi di risparmi di spesa, necessari certo, ma con la cura di coniugarli sempre alla attenzione nei confronti della persona e della sua dignità .
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