Ipab, al via controlli anti-affittopoli, Il Giornale di Vicenza del 23 febbraio
Mercoledi 23 Febbraio 2011 alle 09:08 | 0 commenti
IL CASO. Da una prima ricognizione sono emerse situazioni anomale con stabili dati in affitto a prezzi non di mercato, il presidente Rolando vuole fare chiarezza
«Abbiamo già chiesto il rilascio degli immobili, se non avverrà procederemo per vie legali e renderemo noti tutti i nomi»
di Franco Pepe
Il presidente dell'Ipab Giovanni Rolando «Da una prima ricognizione sono emerse situazioni anomale e irregolari. Ci sono immobili occupati senza titolo, altri utilizzati abusivamente». Il presidente dell'Ipab Giovanni Rolando non si nasconde. Lo scandalo del Pio Albergo Trivulzio di Milano potrebbe ripetersi anche a Vicenza. Dalle parole di Rolando affiora un'Affittopoli berica con appartamenti, fabbricati, casolari e terreni di proprietà dell'Ipab dati in affitto, per usare un eufemismo, a prezzi non di mercato.
«Abbiamo già richiesto - dice - tramite uno studio legale, il rilascio di questi immobili. Nel caso gli interessati non lo facessero, abbiamo dato mandato ai nostri avvocati di procedere in giudizio. La linea da seguire é una sola: immobili, alloggi e altre unità vanno assegnati con gara pubblica ai valori stimati dall'Uppi, l'Unione piccoli proprietari. I terreni agricoli vanno contrattualizzati con il sostegno di Confagricoltura, alla quale l'Ipab è associata. In queste settimane già alcuni fittavoli si sono fatti vivi per sanare varie situazioni. Alcuni sono venuti accompagnati dal presidente della Coldiretti, altri hanno espresso la volontà di accogliere le nostre istanze, altri si sono offerti di acquistare i campi. Il dirigente al patrimonio e l'ufficio competente stanno seguendo la questione con la massima trasparenza e criteri uguali per tutti».
Ma a chi sono stati dati in affitto gli appartamenti e i terreni dell'Ipab ?
Rolando dice che la posizione del cda è chiara: «Nessun problema a rivelare i nomi una volta che il Garante della privacy dia il nulla-osta come ha fatto a Milano per il Trivulzio. Faccio l'esempio di un fabbricato che si trova in città in una zona semicentrale: é un condominio in buone condizioni, costruito nel 1969, costituito da 14 alloggi, 5 negozi, 4 garage per un totale di 23 unità . Il nostro Ufficio patrimonio ne ha stimato il valore in 2 milioni 630 mila euro. Si vogliono conoscere i nomi degli inquilini, dei commercianti ai quali sono stati dati in affitto abitazioni e negozi, quanto pagano al mese, qual è la superficie dei locali ? Se i consiglieri comunali lo chiederanno il Cda dell'Ipab non ha nessuna difficoltà a renderli pubblici senza i tempi biblici e le polemiche di Milano. Tutto ciò che io e i consiglieri abbiamo fatto e faremo è stato e sarà all'insegna, ripeto, della trasparenza e della responsabilità . Del resto, appena eletto come presidente, ho chiesto io stesso di incontrare la Commissione comunale ai servizi alla popolazione e i capigruppo, e sono disponibile a farlo ogni volta che si ritenesse opportuno. Inoltre, almeno una volta all'anno, ci presenteremo in Consiglio comunale per una relazione generale davanti alla città . Non mi risulta che questo sia mai avvenuto con il precedente Cda».
Ma fra gli affittuari ci sono persone che ricoprono incarichi pubblici, politici e parenti, sindacalisti?
«Finora non abbiamo fatto nessuna verifica, ma la faremo presto. Una cosa è certa. Da quando ci siamo insediati, in questi pochi mesi, abbiamo sempre portato alla discussione e al voto tutte le decisioni che hanno modificato per scadenza dei contratti o altro, le situazioni ereditate. Tutte le delibere sono state presentate dal dirigente del settore e approvate all'unanimità dopo i dovuti approfondimenti. Tutti gli atti, dal settembre del 2010, sono stati inseriti nel sito ufficiale dell'Ipab. Nel 2012 scadranno tutti i contratti dei fondi rustici e li metteremo regolarmente in gara».
Rolando conferma: «Avevamo promesso, all'inizio del mandato, di rendere pubblico con tutti i dettagli possibili l'elenco dei beni immobiliari dell'Ente. Lo abbiamo fatto. Ora siamo pronti a fare nomi e cognomi di chi occupa le nostre proprietà , così come non abbiamo difficoltà a far conoscere il calvario del contratto capestro tra Ipark Parco città ed Inail nazionale, con il quale abbiamo ereditato un affitto di 300 mila euro l'anno, un contenzioso enorme, e danni per circa un milione. Ci stiamo battendo come leoni per recuperare questa somma e non far pesare sugli ospiti, sugli anziani, le conseguenze di una follia del genere».
Franco Pepe
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