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Iorio negli Usa a caccia di fondi, Verlato: parli con qualche socio BPVi...

Di Citizen Writers Lunedi 28 Dicembre 2015 alle 17:56 | 0 commenti

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Riceviamo da Adriano Verlato e pubblichiamo

Leggevo, oggi 28 dicembre, il fondo di Marino Smiderle sul quotidiano locale di Vicenza. Si trattava di una riflessione sull'intervista che il dott. Iorio AD della Popvi aveva rilasciato allo stesso foglio nei giorni precedenti. Il mio carattere mi indurrebbe a dire la mia direttamente sul suo giornale, ma nell'ospitalità del GdV ci sono dei tempi che, a volte, fanno raffreddare l'argomento. Ecco il motivo per cui l'ospitalità la chiedo a VicenzaPiù che mi usa sempre la cortesia di una pubblicazione pressoché immediata

Il dott Iorio ha detto sostanzialmente che farà un giro negli Usa per proporre a fondi americani di sottoscrivere l'aumento di capitale della banca almeno per 2/3 della cifra ( circa 1 miliardo di euro). La sua speranza è che i locali arrivino almeno al mezzo miliardo in modo che il suo Istituto non perda l'aggancio al territorio. Prima di fare delle supposizioni o di aprirsi alle speranze sarà opportuno attendere le mosse delle cordate e vedere le reazioni degli azionisti che non sanno ancora con esattezza quante penne ci lasceranno.

Ovviamente, l'Ad della Popolare non ha certo bisogno dell'opinione di chi scrive queste righe, ma mi permetto di sussurrargli di parlare con qualche socio della banca.

Constaterà che la gente vuol sapere chi, come e perché una banca sana e affidabile si trova ora in questa situazione e che non basta aver cambiato il presidente per avere risolto tutti i dubbi sul passato. Le auguro non sia così, ma se non chiarisce tutto quello che è necessario, farà fatica a trovare investitori sul territorio.

A Marino Smiderle dico solo una cosa: scrivere che tenere una banca sul territorio dipende dal territorio stesso, è uno spostamento delle responsabilità. Sta alla banca muoversi in modo da ricostruire la fiducia che, in passato, non è mai mancata ( a mio avviso anche troppo) e solo allora, a carte in tavola, il territorio potrà riconcederla.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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