Invecchiamento a Vicenza: Cgil, Cisl e Uil consegnano manifesto alle Ulss e ai sindaci
Venerdi 28 Giugno 2013 alle 15:56 | 0 commenti
Cgil, Cisl e Uil - “L’incapacità di pensare al futuro alla lunga ha lasciato posto alla paura del futuro. Anche la politica deve avvicinare le persone, capirle, rassicurarle… Le scelte che servono per uscire da questa situazione dipendono in molti casi da decisioni del Governo di questo Paese (livelli essenziali delle prestazioni, fondo per la non autosufficienza, reddito minimo…).
Tuttavia, tra le scelte indispensabili, ci sono anche decisioni che competono alla classe dirigente di questa Regione. I sindacati unitari dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil del Veneto chiedono a tutti atti di responsabilità concretiâ€. È, questo, un passaggio del manifesto “Per non rinunciare al buon invecchiamento in Venetoâ€, sottoscritto da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp del Veneto, e fatto proprio dai direttivi unitari di Vicenza, che nel mese di luglio verrà consegnato ai direttori dei servizi sociali delle quattro Ulss vicentine, ai presidenti delle altrettante Conferenze dei sindaci delle Ulss, ai presidenti delle case di riposo e ai sindaci dei 121 Comuni della provincia berica per chiedere di dare nuovo impulso allo sviluppo del welfare.
Si tratta, come hanno spiegato stamani in conferenza stampa Igino Canale, Vittorino Deganello e Roberto Merlo, rispettivamente di Spi, Fnp e Uilp provinciali, di “orientare risorse verso un bisogno di salute crescente che chiede risposte sul territorio, dove servono strutture e competenze professionaliâ€.
Sotto la lente di ingrandimento dei sindacati ci sono infatti alcuni nodi del Piano socio sanitario regionale. In particolare: il tema della dimensione della spesa e della proporzione tra spesa sanitaria e sociale; il rapporto tra domiciliarità e residenzialità ; il nesso tra cure ospedaliere e cure che si possono offrire sul territorio o a domicilio; la gestione del mercato del lavoro di cura attraverso un sistema pubblico di incontro tra la domanda e l’offerta e la definizione di una certificazione delle competenze delle assistenti familiari (badanti); il potenziamento della prevenzione con screening della salute e dello stile di vita programmati lungo tutto l’arco della vita; la costruzione di una continuità assistenziale; il sostegno del reddito della persona non autosufficiente; la definizione di regole per una equa compartecipazione ai costi.
“Su questi temi bisogna fare delle scelte e in fretta – sostengono i segretari -, non si può più aspettare. Servono azioni che producano i risultati necessari oggi, garantendo anche la necessaria evoluzione a medio lungo termine del sistema. Chiediamo, dunque, ai sindaci, ai direttori delle Ulss e ai presidenti delle case di riposo di sottoscrivere questo manifesto. E anche ai cittadini domandiamo di sostenere questa campagna di mobilitazione. Per questa ragione, a luglio organizzeremo dei volantinaggi davanti agli ospedali delle quattro Ulss della provinciaâ€.
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