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"Invasione al Menti", Pertegato e Celebron: Variati non si è mai visto alle partite del Lane

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 6 Maggio 2013 alle 00:04 | 12 commenti

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Anna Pertegato,  candidata Consigliere Comunale Lista civica Cicero Impegno a 360° - Si sono solo sentiti discorsi di chi, finora, non si è mai visto alle partite del Lane (come Variati) quindi riporto la voce di alcuni tifosi del Vicenza che ieri, in prima linea erano presenti allo stadio:  1. Il cancello non è stato sfondato, una piccola astuzia dei tifosi ha fatto sì che il cancello venisse aperto...

2. I tifosi si sono fermati dietro ai cartelloni pubblicitari perché volevano far sospendere la partita (foto Corrieredellasera.it), chi non onora la maglia deve levarsela e abbassare la testa, hanno deluso tutti e questo è quello che hanno ripetuto per mezz'ora i nostri della Curva Sud, non c'è stata invasione di campo né tafferugli, solo un dialogo "colorito e focoso" con chi dovrebbe fare bene il proprio lavoro...
Basta finti buonismi, i tifosi si sono rotti il cavolo (...) e chi li condanna non capisce cosa vuol dire amare il Lane...  

Matteo Celebron, Candidato Lega Nord  -  L'unico che in questo caso si occupa di calcio a scopi di consensi è proprio il sindaco uscente Achille Variati. Meglio se stava zitto! Non mi risulta che lo scorso anno nella stessa situazione abbia mai convocato un confronto tra tifoseria e società. Vergogna!


Commenti

Federico
Inviato Lunedi 6 Maggio 2013 alle 00:16

Seguo il Vicenza da 40 anni quando la formazione era Luison, Zoppelletto, Savoini, De Marchi, Carantini, Stenti, Menti, Colausig, Vinicio, Dell'Angelo e Vastola o Campana. Ho visto il Vicenza di Paolo Rossi e quello di Roberto Baggio, quello di Ulivieri e quello di Guidolin, quella della Coppa Italia e della semifinale di UEFA. Ho i titoli per parlare ??? Da Assessore allo Sport ho avuto incontri qualche volta anche aspri con i capi della tifoseria, quando c'era Cortorillo o Paolone. Ma un invasione di campo perchè i giocatori non hanno fatto il loro dovere, è una cosa inusitata. E appoggiare un atteggiamento del genere non è sbagliato dal punto di vista politico, lo è dal punto di vista etico ed educativo.
Comprendo i tifosi che fischiano, abbandonano lo stadio, stracciano l'abbonamento, persino quelli che lanciano cori contro la proprietà, non quelli che invadono il campo. E considero irrilevante il fatto che abbiano sfondato o siano passati da una porta aperta o si siano fermati ai cartelloni. Io allo Stadio c'ero e la stragrande maggioranza dei tifosi hanno criticato fortemente il comportamento di quei tifosi.
Se Pertegato e Celebron pensano di farsi pubblicità in questo modo hanno sbagliato tutto.
Carlo rigon
Inviato Lunedi 6 Maggio 2013 alle 00:54

Una precisazione. Matteo Celebron è candidato consigliere per la Lega Nord-Liga Veneta, non per la civica dal lago
Beppe
Inviato Lunedi 6 Maggio 2013 alle 09:17

stiamo parlando di una partita di pallone, diamo la giusta misura alle cose.
Se non altro, serve a capire come interpretano le cose i candidati che si sono espressi!
Beppe
Inviato Lunedi 6 Maggio 2013 alle 09:17

stiamo parlando di una partita di pallone, diamo la giusta misura alle cose.
Se non altro, serve a capire come interpretano le cose i candidati che si sono espressi!
Lena
Inviato Lunedi 6 Maggio 2013 alle 11:01

Condivido in pieno ciò che ha scritto nel commento il signor Federico, le parole di Pertegato sono vergognose
Inviato Lunedi 6 Maggio 2013 alle 22:39

Caro Formisano, sei fuori strada, dato che ieri come mail la gran parte dello stadio era pienamente d'accordo con quella che è stata solo un'espressione di amore da parte dei ragazzi che hanno varcato (altrochè sfondato) il cancello. Vedi, nella vita esistono le avanguardie, esistono persone che per i loro ideali rischiano e mettono a repentaglio molto, solo per seguire i propri valori e le loro idee. Quei ragazzi sabato hanno semplicemente messo la propria faccia, rischiando in prima persona, rappresentando anche con i fatti, il malessere del popolo biancorosso. Ergo, a questi tosi vanno solo parole di solidarietà, gratitudine e apprezzamento, cosa che invece non va all'ottusa, ammanicata classe politica e giornalistica media vicentina, co-colpevole di questo fallimento astronomico che è stata l'era (si spera finalmente conclusa) cassingeniana. Facile gridare alla pagliuzza nell'occhio altrui, quando vi è la trave in occhi ben più noti. A buon intenditor.... FIERI DEI RAGAZZI DELLA SUD...
Beppe
Inviato Martedi 7 Maggio 2013 alle 01:33

@libero pensatore
Ma si è riletto?
Stiamo parlando di una partita di pallone...
libero_pensatore
Inviato Martedi 7 Maggio 2013 alle 13:20

@ Beppe. Non mi serve rileggermi, quando si ha certezza di espressione corretta del proprio pensiero. Per lei si tratta di una partita di calcio, per tanti ragazzi si tratta di amore, aggregazione, passione, solidarierà, sacrificio, coraggio, lotta, solidarietà, antagonismo, libertà,.. In una sola parola ULTRAS, il fenomeno di aggregazione giovanile più longevo d'Italia, tutt'oggi resistente nonostante una legislazione repressiva degna di un paese del terzo mondo, e di un numero di leggi speciali che non sono state pensate nemmeno per il terrorismo. A lei non piace, a tanti ragazzi, nell'era dell'individualismo, dell'omologazione, dell'appiattimento delle coscienze, piace invece ancora molto, perchè sono anch'essi liberi pensatori. Saluti..
ing
Inviato Martedi 7 Maggio 2013 alle 21:34

L'episodio di Sabato è stato un gesto non violento per attirare l'attenzione su un problema che persiste da anni: la gestione del Lane Rossi Vicenza. Nessuna differenza da una manifestazione politica o uno sciopero lavorativo o studentesco. Ma in Italia invece di affrontare i problemi conviene reprimerli.
ANNA
Inviato Martedi 7 Maggio 2013 alle 23:07

@Federico, @Beppe, @Lena...rimango del mio pensiero, a fianco degli Ultras, ragazzi che sacrificano tempo e denaro per vedere una partita, quella della squadra del cuore, il Lane...
Non ho bisogno di pubblicità chi mi conosce sa come la penso e per questo mi vogliono bene e nel momento in cui tutti raccontavano fantasie su com'era andata mi sembrava giusto e corretto invece raccontare la verità...
-----Ho trovato questo articolo di Osvaldo Casanova molto interessante...:
L?invasione di campo durante Vicenza-Empoli di sabato scorso ? anche se bisognerebbe parlare di invasione di bordo campo dato che in campo non è entrato nessuno ? è stata un gesto d?amore.
Un gesto esasperato forse, ma sempre d?amore, come può esserlo un marito di fronte all?ennesimo tradimento (davanti a tutti e in diretta su Sky, peraltro) della donna che comunque ama e continua ad amare follemente. Un gesto d?amore ma anche di pietà: hanno voluto, quei tifosi, interrompere un?agonia e risparmiare al Vicenza e a Vicenza l?ennesima umiliazione. Maramaldo, non uccidere un uomo morto, te lo chiediamo per favore.
Perché si badi bene: la vera ferita per la Vicenza sportiva è stata in campo, non a bordo campo. In dodici minuti (do-di-ci) il Vicenza ha incassato cinque (cin-que) gol. Se facessimo l?esercizio di trasportare in qualsiasi altro ambiente di lavoro quello che abbiamo visto fare (o non fare, forse) in campo ai nostri eroi, otterremmo situazioni da licenziamento immediato. Un esempio? Immaginiamo un piastrellista che riceve un ordine e deve svolgere un lavoro fondamentale per le sorti della sua azienda: o il lavoro è fatto bene e allora il cliente paga oppure il cliente non sarà soddisfatto, non pagherà e l?azienda fallirà. Cosa fa quel piastrellista? In mezz?ora rompe tutte le piastrelle a disposizione, rovina i mobili della casa con la colla e dato che c?è fa un incidente col furgone aziendale. Paragone esagerato? No, perché ciò che fa in campo un calciatore è proprio questo: sta lavorando. Bisogna cambiare il coro ?andata a lavorare!?, è concettualmente sbagliato. Dovrebbe diventare ?lavorate!?.
Quindi, sono quantomai fuori luogo le reazioni stereotipate fatte di frasi come ?rabbia ultras?, ?soliti imbecilli? o ?sparuto gruppo di pseudotifosi?, in questo caso. Si tratta infatti di avanguardia, di persone che hanno interpretato con maggiore foga un sentimento che pervade ormai quasi tutta la tifoseria: quello di non poterne più. Anni di gestione improvvisata, arrogante e caotica hanno portato all?esasperazione una tifoseria con la pazienza di Giobbe ma stanca di vedere il terreno del Menti violentato da chiunque abbia un minimo di sapienza calcistica, offesa dagli scherni di tifoserie dal blasone inesistente e ormai spaventata anche da giocatori sconosciuti ai più. Solo chi ha visto imperversare sulla fascia Baldanzeddu come fosse Roberto Carlos, può capire. Poi la troppa foga porta a conseguenze ma loro lo sanno e le pagheranno.
Non si venga poi a parlare di quanto un?azione violenta come quella di sabato possa essere diseducativa per i bambini presenti allo stadio. Intanto perché violenza non c?è stata, poi perché il vero cattivo esempio per bimbi tifosi, sportivi, magari aspiranti calciatori, è quello di vedere dei professionisti affrontare con tanta mollezza una partita decisiva, senza sudore e senza rabbia.
Non è mancata infine la reazione evergreen: il Menti non è sicuro, bisogna abbandonarlo. Va sempre bene, è la versione locale di ?governo ladro?: piove, stadio fatiscente. Ogni occasione è buona per rilanciare il progetto del nuovo stadio: un?idea ormai ridicola per come stride con la situazione della squadra, dannosa perché demolirebbe il legame con i fasti della nostra storia (e adesso è tutto ciò che ci è rimasto) e scriteriato perché servirebbe solo a cementificare ulteriormente la nostra città, come se il Dal Molin o l?orrore di Borgo Berga non bastassero. Lasciate perdere per favore: se dobbiamo vedere spettacoli tristi, fateceli vedere almeno a casa nostra e non dentro una cattedrale nel deserto, quella la lasciamo volentieri ai padovani.
Il questore Sanna ha detto che adesso scatteranno i provvedimenti severi: Daspo, denunce e forse arresti, e che la polizia sta già controllando tutte le immagini delle telecamere. Bene, si prenda un po? più di tempo e si riguardi le partite degli ultimi nove anni con annesse interviste e dichiarazioni degli innumerevoli presidenti, forse troverà i veri responsabili di questa situazione.
Matteo Celebron
Inviato Martedi 7 Maggio 2013 alle 23:18

Caro Federico, se sai leggere capisci che non cerco visibilità ma mi sono limitato a commentare un articolo - http://www.vicenzapiu.com/leggi/caos-vicenza-calcio-il-sindaco-variati-scende-in-campo#.UYal4jVaLx4.facebook - nel sito del Quotidiano. Quella di sabato non è stata un'invasione (si scrive così) ma bensì una manifestazione leggittima di chi ama il Lane e ha i colori bianco rossi stampati sul Cuore. Manifestzione per nulla violenta, per far capire agli undici birilli in campo che chi indossa la maglia del Vicenza rappresenta una Città, una Provincia e una Tifoseria che meritano rispetto. Il Sindaco in questi anni non si è mai interessato della situazione del Vicenza, non capisco perché dovrebbe farlo proprio ora. Elezioni in vista?
Inviato Martedi 7 Maggio 2013 alle 23:23

Corretta svista su lista di appartenenza di Matteo Celebron, ce ne scusiamo
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
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