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Carlo Messina: "una vergogna aver truffato decine di migliaia di risparmiatori". E Intesa Sanpaolo stanzia un plafond di 100 mln in 5 anni per clienti soci ex BPVi e Veneto Banca

Di Note ufficiali Martedi 10 Ottobre 2017 alle 21:47 | 0 commenti

Pubblicato alle 18.39, aggiornato alle 21.47 con il nostro video dell'intervento iniziale di Carlo Messina a cui è seguita la sessione di domande e risposte che pubblicheremo, sempre in video, successivamente. Si è svolto oggi pomeriggio a Vicenza presso palazzo Leoni Montanari, di proprietà di Intesa Sanpaolo, l'incontro con la stampa locale e nazionale di Carlo Messina, consigliere delegato del gruppo bancario, di cui abbiamo fatto un primo sintetico lancio "in diretta" evidenziando la sua condanna ripetuta, che ancora non è di casa ai piani alti di Vicenza, della "vergogna" di cui si sono resi i responsabili coloro i quali nella Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca  hanno "truffato", così ha detto più volte, decine di migliaia di risparmiatori tra cui migliaia di "ultraottantenni"!

Intesa San Paolo ha, quindi stabilito, come riferisce nella nota che pubblichiamo, stabilito di stanziare un plafond di 100 milioni di euro a favore di clienti del Gruppo che hanno perduto una parte dei loro risparmi investiti in azioni delle ex banche venete.

Tale iniziativa, che ha l'obiettivo di rendere ancora più solido il rapporto di Intesa Sanpaolo con la propria clientela, prevede erogazioni in più tranches nell'arco di 5 anni ed è destinata ai clienti con un reddito annuo lordo non superiore a 30.000 euro e con un patrimonio mobiliare massimo di 15.000 euro (senza comprendere l'investimento effettuato in azioni delle ex banche venete).

Ogni anno l'erogazione è subordinata al mantenimento di una relazione di clientela con il Gruppo, ferme restando le erogazioni già effettuate.
Un elemento preferenziale sarà costituito da gravi situazioni personali di difficoltà.
L'ammontare massimo previsto per ogni singolo cliente è pari a 15.000 euro.
Sulla base delle informazioni disponibili Intesa Sanpaolo stima di poter erogare l'intero plafond di 100 milioni di euro nell'arco di 5 anni, ipotizzando che le persone che aderiranno all'offerta rimangano clienti del Gruppo per tutta la sua durata.
I clienti azionisti delle ex banche venete che hanno i requisiti potranno presentare domanda di adesione a questa iniziativa dall'1 marzo al 31 maggio 2018 presso la propria filiale o una delle altre filiali selezionate dal Gruppo Intesa Sanpaolo per gestire le richieste. Le erogazioni saranno effettuate mediante l'assegnazione di strumenti finanziari.
Ulteriori dettagli circa i requisiti necessari e le modalità per l'accesso all'iniziativa, nonché i contenuti e le modalità di erogazione, saranno indicati prossimamente sul sito www.intesasanpaolo.com.
"L'intervento della nostra banca per rilevare alcune delle attività delle ex banche venete ha permesso di proteggere 50 miliardi di risparmi, di tutelare oltre 2 milioni di clienti, di cui 200.000 imprese, e il lavoro di circa 10.000 persone con le loro famiglie" - dichiara Carlo Messina, Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo. "Un intervento che ha salvaguardato una delle aree produttive più dinamiche del Paese, grazie anche ai 5 miliardi di nuovo credito che abbiamo messo immediatamente a disposizione di famiglie e imprese. Con il forte impegno di tutte le nostre persone il processo di integrazione delle ex banche venete in Intesa Sanpaolo sta procedendo in tempi più rapidi del previsto. Oggi annunciamo un intervento particolarmente importante: abbiamo deciso di destinare 100 milioni di euro a una parte di clienti azionisti sotto una determinata fascia di reddito, in situazione di difficoltà economica, i quali, a causa delle gestioni pregresse, hanno visto la loro fiducia venir meno. Vogliamo rafforzare la nostra relazione con la clientela, nella convinzione che tale fattore sia il punto di forza della nostra banca".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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