Intervista a mister Mantiero, dai maschi al Vicenza Calcio Femminile: "le ragazze fanno gruppo"
Giovedi 12 Dicembre 2013 alle 22:27 | 0 commenti
Vicenza Calcio Femminile - Ha il calcio nel DNA, indossava la maglia numero 9, è serio ed esigente ma crede nel dialogo come unico modo per ottenere risultati. È il mister della Prima Squadra del Vicenza Calcio Femminile che dopo quasi 30 anni passati ad allenare uomini, ammette: “Mi sono dovuto ricredere: a differenza dei colleghi maschi, le ragazze ascoltano e si impegnano molto. E soprattutto fanno gruppoâ€.
Nome e cognome:
Silvano Mantiero
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Età :
60
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Professione:
Dopo aver lavorato tanti anni in Farmacia, ora sono ufficialmente in pensione.
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Sport praticato:
Calcio, centravanti con la maglia numero 9. Poi mi sono rotto tibia e perone e, con grande rammarico, ho dovuto appendere le scarpette al chiodo.
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Sport preferito:
Ovviamente il calcio. Negli ultimi anni, però anche tennis e bici.
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Quando è iniziata la passione per la panchina?
Presto, visto che mi sono infortunato da giovane, a 21 anni.
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Prima squadra allenata?
Il Longare.
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E poi?
Lerino, Vicenza 91, Villaggio del Sole, Cavazzale, e tante altre. Sono riuscito ad andare in tutte le categorie, dalla 3^ alla promozione.
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Quali le maggiori soddisfazioni?
Ho tanti bei ricordi. Sono contento di non essere mai retrocesso e di aver “perso per strada†poche persone.
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Che tipo di allenatore ti reputi?
Serio ed esigente, ma pronto al dialogo, l’unico modo per avere risultati.
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Da quanti anni sei il Mister della Prima Squadra del Vicenza Calcio Femminile?
1 anno.
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E come mai proprio il calcio femminile?
Eh… (Sorride) Ho sempre allenato squadre maschili. Diciamo che… sono stato “corteggiato†a lungo dalla società , ma facevo fatica ad accettare dato che lavoravo e non riuscivo ad impegnarmi nelle trasferte che faceva la squadra. Quest’anno, visto che sono andato ufficialmente in pensione, sono…“capitolato†e mi sono imbarcato in questa avventura.
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Cosa deve avere una giocatrice per “conquistarti�
Indubbiamente doti tecniche. E, inoltre, deve essere a disposizione del mister e della squadra.
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Cosa ripeti più spesso alle tue ragazze?
Che hanno un grosso margine di miglioramento, e che devono guardare avanti perché si impara sempre dalle cadute.
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E cosa ripetono loro a te?
Sono qui da poco perché abbiano questa confidenza. Magari ci risentiamo tra qualche mese e te lo dico…
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Urla/fischietto/prediche: come ti fai ascoltare dalle giocatrici?
Tutte e tre. Ma anche complimenti quando se li meritano.
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E’ difficile avere a che fare con ragazze?
Dopo tanti anni con squadre maschili, molti amici mi chiedono come faccio “a gestire†giocatrici donne e anch’io avevo qualche perplessità . Mi sono dovuto ricredere: a differenza dei colleghi maschi, le ragazze ascoltano e si impegnano molto. E soprattutto fanno gruppo.
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Fai qualche gesto scaramantico prima della partita?
Sinceramente no.
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Qual è il punto di forza del Vicenza Calcio Femminile quest’anno?
Il fatto di aver intrapreso una strada importante per tornare a brillare nel panorama del calcio vicentino. Sono cambiate molte cose in società in questi ultimi mesi e tutto fa ben sperare per traguardi importanti. A partire dal fatto che ben 6 nostre giocatrici sono state convocate in Rappresentativa Regionale.
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E qual è, invece, il punto debole?
Molte atlete abitano fuori città e devono fare parecchi chilometri per venire alle partite e agli allenamenti, con tanti sacrifici.
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Perché la gente dovrebbe venire a vedere una delle vostre partite?
Perché chi viene una volta si entusiasma e poi torna. Io stesso pensavo che le differenze fisiche penalizzassero le ragazze che praticano questo sport rispetto ai ragazzi; invece mi hanno stupito in tecnica e corsa, oltre che in entusiasmo.
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C’è qualcuno a cui devi dire grazie?
A tutti: allenatori, giocatrici, dirigenti, perché, come me, credono che il calcio sia uno sport importante.
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Come e dove ti vedi tra un anno?
Ci eravamo prefissati degli obiettivi fino a dicembre e li abbiamo raggiunti: la semifinale in Coppa Veneto e il passaggio al turno successivo. L’augurio che faccio a me e a tutta la società , ora, è il passaggio in serie B, anche se sarà difficile e impegnativo. Ma noi ci crediamo.
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