Manovra, Nestori: intervento su cooperative di portata irrisoria, ma fa danni a sistema Paese
Giovedi 1 Settembre 2011 alle 21:38 | 0 commenti
Bruno Nestori, Presidente Confcooperative Veneto - Il Governo ha proposto nella manovra economica bis di agosto di intervenire con una stretta sulle cooperative con una misura sostanzialmente recessiva nei confronti di un modello di impresa, quello della cooperazione, che ha dimostrato di saper offrire una valida risposta alla crisi, in termini di salvaguardia sia del reddito che dei livelli di occupazione. I dati INPS, non confutabili, confermano che la cooperazione è forse l'unica forma di impresa ad avere aumentato l'occupazione negli ultimi due anni di crisi.
La misura proposta non avrebbe un impatto significativo relativamente alle risorse "incassabili" rispetto alla manovra da 45 miliardi di euro, ma avrebbe gravi conseguenze sulle imprese cooperative in quanto inciderebbe sulla loro struttura civilistica e quindi sulla loro stessa essenza, penalizzando un loro punto di forza: la patrimonializzazione, realizzata destinando a riserve indivisibili utili non tassati da reinvestire nello sviluppo dell'impresa. Si mortifica, tra l'altro, un sistema di imprese fortemente impegnato nell'erogare servizi alla persona, in un contesto già minato dai tagli agli Enti locali che non saranno più in grado di garantire tali servizi, con riflessi negativi sulle fasce più deboli della popolazione. Preoccupa il modo in cui vengono assunte decisioni così importanti per tanti cittadini: in incontri informali senza confronto con le Associazioni di rappresentanza del sistema cooperativo ed in particolare con l'Alleanza delle Cooperative Italiane e senza tener conto che il trattamento fiscale delle cooperative trova giustificazione nel carattere sociale di questo tipo di impresa, riconosciuto dall'articolo 45 della nostra Costituzione. Preoccupa inoltre la mancanza di un qualsiasi quadro di politica economica e di sviluppo e sembra prevalere un'ottica meramente ragionieristica, già criticata da importanti Istituzioni italiane ed europee, che denunciano l'inadeguatezza nell'affrontare i problemi strutturali del Paese. L'impegno di Confcooperative adesso, sia a livello territoriale che nazionale all'interno dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, sarà quello di monitorare attentamente le misure che il Parlamento si accinge ad emanare; ci si augura che il Parlamento, in pieno spirito di responsabilità e saggezza, trovi la capacità e il coraggio di modificare questo orientamento governativo per salvaguardare un patrimonio di autoimprenditorialità e di lavoro che costituisce un elemento di ricchezza ed un motore di sviluppo per tutto il sistema Paese.
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