Quotidiano | Categorie: Storia

Internati "vicentini"

Di Pietro Cotròn Lunedi 30 Gennaio 2012 alle 22:54 | 0 commenti

ArticleImage

Vicenza, città strategica nel quadro dell'internamento fascista. Lo dice la storia, e lo ha ricordato oggi al liceo quadri di Vicenza un convegno sulla scia delle celebrazioni per la giornata della memoria, dal titolo "I campi del duce e l'internamento degli ebrei nella provincia di Vicenza". I documenti parlano di un territorio, il nostro, dove prima dell'8 settembre furono dirottati oltre 600 ebrei dalla jugolsavia e dalla germania, confinati nelle nostre città e nei nostri paesi, liberi di girare nel solo comune di assegnazione e sottoposti soltanto all'obbligo di firma dal podestà.

Un sistema che al regime comportava un notevole risparmio: ad ogni internato infatti veniva riconoscito soltanto un sostegno mensile di 5-10 lire (quando un affitto medio al mese costava attorno alle 50lire), per il resto ognuno di loro era costretto a bastare a sé stesso, magari barattando i pochi averi rimasti con qualcosa da mangiare. L'internamento libero fu inizialmente condizione privilegiata del per gli ebrei d'Italia destinati al nord del paese, rispetto a quelli rinchiusi nei campi di concentramento del sud, ma soltanto prima della liberazione, che per qualche tempo lascerà il settentrione ancora in mano al controllo dell'asse. Diverse sono comunque le testimonianze del grande sostegno da parte della popolazione del luogo, che ha aiutato molti a scappare, favorendone l'ottenimento di documenti falsi.

Leggi tutti gli articoli su: ebrei, Giornata della memoria, internamento libero

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network