"Integrare con lo sport": il Vicenza calcio "riconosce" 15 ragazze straniere
Venerdi 10 Maggio 2013 alle 18:36 | 1 commenti
Il Vicenza calcio femminile può vantare di essere una squadra multietnica a tutti gli effetti. Ha preso avvio ieri, infatti, il progetto "Integrare con lo sport" che permetterà ad una ventina di ragazze straniere residenti in città e provincia di prendere parte agli allenamenti del martedì e giovedì nel campo sportivo limitrofo allo stadio.Â
Una soluzione innovativa per favorire l'integrazione e aiutare le famiglie di immigrati a superare le difficoltà economiche e le barriere culturali che tengono lontane le figlie dal mondo sportivo. "Sarà un successo non solo da un punto di vista civico, ma anche sportivo. Queste ragazze sono veramente toste", afferma soddisfatto Mattia Pilan, responsabile Sel delle politiche migratorie e promotore dell'iniziativa insieme al presidente dell'Unione Immigrati Moumini Malgoubri e Mauro Padovan, dirigente del Vicenza calcio femminile. Il progetto coinvolge quindici ragazzine di diversa nazionalità (Tunisia, Sri Lanka, Burkina Faso, Nigeria, Costa d'Avorio e Ghana) che giocheranno insieme alle settanta calciatrici vicentine. A sostenerlo ci sono il Comune di Vicenza e la Fondazione Cariverona, che coprirà i costi delle quote d'iscrizione e delle attrezzature sportive. Ma non solo. "Integrare con lo sport" è stato, infatti, premiato e riconosciuto come progetto pilota dallo sponsor ufficiale della nazionale italiana, la compagnia telefonica Tim, e dalla Lega Nazionale Dilettanti della Federazione Giuoco Calcio. Successi, questi, che non fanno dimenticare gli ostacoli che si devono ancora affrontare per rendere veramente effettiva l'integrazione degli stranieri nel nostro Paese. "Su quindici ragazze che erano presenti ieri solo due avevano la cittadinanza italiana - sottolinea Mattia Pilan - pur essendo nate tutte in Italia". A riprova che la questione della cittadinanza secondo lo ius soli, ovvero in relazione al luogo in cui si nasce e non alla nazionalità dei genitori, sollevata di recente dal ministro per l'integrazione e la cooperazione Cécile Kyenge, è quanto mai attuale. "Questa è una disparità che deve finire. Speriamo che "Integrare con lo sport" contribuisca a dare un maggiore riconoscimento agli immigrati residenti a Vicenza", afferma Mattia Pilan.
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