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Insegnanti contro tagli: no a festa Natale con bambini alla Scuola dell'Infanzia S. Francesco

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 18 Dicembre 2012 alle 00:15 | 4 commenti

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Gentile Direttore, siamo un gruppo di genitori di bambini della Scuola dell'Infanzia S. Francesco dell'Istituto Comprensivo 7 di Vicenza. E' con rammarico che ci vediamo costretti a rendervi partecipi dei nostri pensieri ma riteniamo che quanto accaduto non debba passare sotto silenzio. Come usanza, in occasione delle festività Natalizie, nelle scuole si organizza una piccola festa, momento ricco di magia, molto spesso allietato dalla presenza di Babbo Natale che porta dei piccoli doni ai nostri bambini.

Nella nostra scuola, per motivi di spazio, ci è già preclusa la partecipazione a tale momento irripetibile nella vita e crescita di un bambino anche se ovviamente si potrebbe pensare ad alternative come per esempio permettere ai genitori di ogni classe di entrare a scuola in momenti diversi oppure proporre la recita in altro spazio come succede in altre realtà (anche con personale "statale"). Ma non importa, capiamo i problemi e ci adeguiamo.
Quest'anno però la cosa è degenerata. Circa 10 giorni fa le maestre della scuola ci hanno comunicato via lettera la loro decisione di interrompere tutte le attività inerenti al Natale per protesta contro il Governo Monti che con i suoi tagli rende difficile l'attività del docente e non ne riconosce l'importanza del ruolo. Per tale motivo l'accesso a scuola a Babbo Natale sarà vietato e non ci sarà la festina a porte chiuse nel salone NEMMENO PER I NOSTRI PICCOLI BAMBINI ma, forse, solo un momento di condivisione ognuno nella propria classe.
Ora, se possiamo anche comprendere la motivazione della protesta, non possiamo non indignarci per la scelta di privare dei bambini, ripetiamo, BAMBINI di 3/4/5 anni di un momento magico e tanto atteso.
E' stata tentata una mediazione, nel rispetto delle loro posizioni, proponendo però di far entrare il Babbo Natale per consegnare dei regalini, ma ci è stato negato anche questo. E' facile poi esporre cartelli indignati se qualche genitore arriva a protestare telefonicamente con modi coloriti, ma il dialogo non è possibile attualmente, in quanto le insegnanti sono trincerate nelle loro posizioni.
Noi genitori non vogliamo e non possiamo cedere di fronte a tale violenza nei confronti dei nostri bambini e tantomeno far passare la cosa sotto silenzio. Nella nostra memoria è impresso in modo indelebile il momento della recita alla scuola materna dove mamma e papà ci guardavano commossi ...
Le lotte fra adulti, anche con Monti, si combattono in luoghi e con modi idonei. Non certo eliminando la figura di Babbo Natale e creando solo malcontento nei genitori.
La festa di Natale dovrebbe essere un momento di unione, di calore, di incontro tra scuola e famiglia (anche solo una mezz'ora dove ci si possa fare gli auguri e far cantare ai bambini una canzone con la presenza delle insegnanti e contemporaneamente di mamma e papà, questo avrebbe un enorme valore simbolico). Invece no, quest'anno sarà solamente un pretesto per fare una guerra contro il governo. Ma i bambini non c'entrano, ribadiamo a gran voce che NOI VOGLIAMO LA FESTA DI NATALE E LA VOGLIAMO ANCHE VIVERE DI PERSONA ASSIEME AI NOSTRI BAMBINI ED ALLE LORO MAESTRE CHE TANTO AMANO, e la vogliamo tanto più quest'anno.
Chiediamo tutti che questa questione non passi sotto silenzio, chi può faccia qualcosa, si parli con le docenti per far capire loro il nostro punto di vista e la nostra amarezza. Siamo a conoscenza che in altri plessi della provincia le docenti non si sono adeguate a tale tipo di protesta ma hanno detto NO esse stesse ed hanno deciso di non far mancare ai bambini questo momento di festa.
Aggiungiamo anche che, proprio in questo periodo di crisi, le lamentele di chi "lavora troppo" suonano ancora più ridicole nei confronti di chi un lavoro non ce l'ha o di chi tutti i giorni lavora 8/10 ore per avere uno stipendio pari o inferiore a quello delle docenti.
Un gruppo di Genitori di alunni della Materna S. Francesco

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Commenti

Anna Pertegato
Inviato Martedi 18 Dicembre 2012 alle 09:00

Penso che quello che hanno fatto queste insegnanti sia esagerato e vergognoso, i bambini non c'entrano, che vadano a manifestare a Roma e non all'interno di una scuola dove dei bambini aspettano Babbo Natale e i suoi doni tutto l'anno....Il Sindaco e vicesindaco intervengano perchè non debbano sempre essere i bambini a essere penalizzati..

cub vicenza
Inviato Martedi 18 Dicembre 2012 alle 20:49

Non conosciamo la realtà della scuola di San Francesco ma, nel leggere la lettera trasmessa alla stampa in data odierna dai genitori di questa scuola che fa parte dell'Istituto Comprensivo 7 di Vicenza, vogliamo esprimere la nostra solidarietà alle insegnanti che stanno protestando contro lo smantellamento della scuola pubblica.
Certo che sarebbe più utile che tale protesta vedesse insegnanti e genitori uniti, anche perchè quello che sta susccedendo nelle scuole del Paese, a causa dei tagli del governo, è un attentato alla sicurezza dei nostri bambini e al diritto allo studio.
Stupisce, nel caso in questione, leggere una lettera di protesta per la mancata festicciola con babbo natale anziché una lettera di preoccupazione per quello che sta accadendo nelle scuole a causa dei tagli. Stupisce che il rammarico sia per il mancato pomeriggio natalizio e non per la carenza di sostituzioni, di materiale scolastico, ecc..
Chi pensava, infatti, che i tagli alla scuola pubblica avessero già raggiunto l'apice con il governo Berlusconi - che ha tagliato 8 miliardi all'istruzione pubblica, provocando la perdita di 160 mila posti di lavoro nella scuola a danno dei precari - si sbagliava. Monti ha continuato su questa strada, completando l'opera : nuovi pesanti attacchi ai lavoratori della scuola (e a tutto il pubblico impiego).
Ma anche sul fronte delle supplenze, o dell'acquisto di materiale scolastico o dell'edilizia scolastica la situzione è grave in gran parte delle scuole pubbliche. Per quanto riguarda l'edilizia (cioè la sicurezza dei nostri bambini) solo il 24% delle scuole possiede un certificato di agibilità statica o quello igienico-sanitario; il 40% non ha palestra, le mense e le biblioteche si trovano, rispettivamente, in un edificio su tre e in uno su due.
Eppure, per chi non si accontenta di "cedere alla violenza" di una mancata festicciola natalizia, non dovrebbe essere difficile informarsi (sempre per il bene dei propri bambini) e indiganrsi sul fatto che ogni anno sono stanziati milioni e milioni di euro a scuole e università gestite da fondazioni private (spesso di matrice cattolica). Nella scorsa legislatura furono stanziati 250 milioni per le scuole private.
Motivi per protestare ce ne sono e anche seri, certo non è sufficiente far saltare una festicciola natalizia. Sarebbe necessario uno sciopero ad oltranza e una mobilitazione che vedesse uniti insegnanti, genitori e i lavoratori, sia quelli che lavorano 8/10 ore al giorno per uno stipendio basso, sia quelli in mobilità, cassa integrazione o licenziati. Perchè la scuola pubblica è da difendere insieme al lavoro, ricordandoci che se si difende la scuola pubblica si difende la scuola di tutti, la scuola dei figli dei lavoratori. La protesta delle insegnanti, proprio in questo periodo di crisi, non risulta affatto ridicola, anzi, è importante e lo è maggiormente se avrà la capacità di non rimanere nell'ambito scolastico ma coniugarsi con le proteste degli altri lavoratori i cui interessi non sono contrapposti a quello delle insegnanti, ma sono da tutelare in modo unitario.
Patrizia Cammarata e Maria Teresa Turetta
CUB - Confederazione Unitaria di Base - di Vicenza
Via Napoli 62 - tel 0444 322964
barbara
Inviato Mercoledi 19 Dicembre 2012 alle 18:25

Che mondo strano quello in cui ci ritroviamo. Genitori schierati contro i docenti in nome di Babbo Natale, ritenendo la festicciola natalizia un elemento irrinunciabile per la crescita dei propri figli. Due dolci, un canto di Natale e così sia. Chissa' se questi bambini e bambine un domani si chiederanno dove erano i loro genitori mentre la loro scuola pubblica cadeva in rovina, sotto la scure dei tagli e il conseguente degrado della qualità della didattica. Forse con Babbo Natale?




barbara
Inviato Mercoledi 19 Dicembre 2012 alle 18:25

Che mondo strano quello in cui ci ritroviamo. Genitori schierati contro i docenti in nome di Babbo Natale, ritenendo la festicciola natalizia un elemento irrinunciabile per la crescita dei propri figli. Due dolci, un canto di Natale e così sia. Chissa' se questi bambini e bambine un domani si chiederanno dove erano i loro genitori mentre la loro scuola pubblica cadeva in rovina, sotto la scure dei tagli e il conseguente degrado della qualità della didattica. Forse con Babbo Natale?




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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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