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Indipendenza del Veneto, per non essere coperti dalla vergogna del bunga bunga

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 2 Novembre 2010 alle 01:50 | 0 commenti

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GianLuca Busato, Veneto Stato - Diamo un calcio alle tristezze di uno stato marcio, la libertà non è mai stata così vicina
Alla vigilia del 150° anniversario del proprio parto assistito con l'inganno, uno stato mai divenuto nazione tocca probabilmente il fondo della propria reputazione, se mai è possibile. Non è cosa semplice, considerato che questo è lo stato che mai ha concluso una guerra dalla parte in cui l'ha iniziata e che è famoso nel mondo per avere carrarmati a 5 marce: la prima e 4 retromarce. Ma oggi il caso Ruby e l'immagine di un premier-Joker che passa le notti a fare bunga bunga è ciò che appare agli occhi del mondo tra il divertito e l'incredulo che possa esistere un simile stato-fantoccio.

Il danno economico per noi veneti è duplice. Essere accomunati all'Italia oggi significa essere inclusi nel regno dell'inaffidabile, del ridicolo, del poco serio. Nell'immaginario collettivo globale questo è lo stato dove non fare affari, perché le regole del gioco sono truccate.
Ecco quindi che, dopo il danno di vederci rubare giorno dopo giorno le nostre risorse e speranze sprecate nel calderone del malaffare italiano, la beffa di oggi, che ci vede diventare pure lo zimbello del mondo, per il solo fatto di essere parte di uno stato (che ci è nemico).
Uno stato che non perde occasione per dipingere noi Veneti come gretti, ignoranti, incapaci di parlare la loro lingua, adatti solo a lavorare e a sudare per mantenere chi è destinato naturalmente (secondo loro) a comandarci, a guidarci, a godere della ricchezza prodotta con il nostro duro lavoro. Cosa aspettiamo allora noi Veneti ad alzarci in piedi e a rigettare al mittente tali accuse di stampo razzista? Proprio in questi giorni lo spettacolo che l'Italia dà al mondo dimostra che noi non siamo fatti con lo stesso stampo. Noi siamo diversi, siamo gente seria, forse umile. Ma non siamo i pagliacci senza vergogna che campeggiano nelle prime pagine dei giornali di tutto il mondo.
Allora ci chiediamo perché noi dobbiamo pagare 20, se non 30 o 40 miliardi di euro ogni anno per essere confusi con questo stato-macchietta. Non vediamo perché ci devono essere rubati ogni giorno 20, o 30 euro per mantenere questa corte di buffoni che ci fa vergognare di essere loro sudditi.
Noi Veneti veniamo da una storia diversa. La nostra età dell'oro ci ha visti dominare il mediterraneo e il solo citare la nostra Repubblica Serenissima faceva inchinare per rispetto ogni statista del mondo. Cosa ben diversa dal triste spettacolo odierno.
Ecco allora che se anche la piccola Slovenia, che pure mai ha avuto una storia di indipendenza, nel giro di pochi mesi, 20 anni fa ha saputo diventare uno stato sovrano, a maggior ragione noi Veneti che anche se incatenati alla schiavitù dell'Italia, già siamo una potenza economica, possiamo e dobbiamo volere e ottenere la nostra indipendenza politica.
Esiste un partito oggi che si chiama Veneto Stato.
Per la prima volta tutte le componenti frammentate che partecipavano alle elezioni con tale obiettivo oggi si presentano in forma unitaria per chiederti di volerti bene, di aiutarti a volere e ottenere ciò che è nostro.
Il Veneto Stato Indipendente oggi è vicino. Basta non rassegnarsi al triste spettacolo di chi ogni giorno ci mette le mani in tasca, a cominciare dai vergognosi signori della lega.
Ti aspettiamo. Non tardare l'appuntamento con la tua dignità di veneto.

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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