Indignati, la vera storia della copertina di Time
Domenica 18 Dicembre 2011 alle 17:00 | 2 commenti
Sarah Mason, iconizzata, è "The Protester", "il contestatore", la "Persona dell'anno" di Time. E' americana, protestava a Los Angeles. Ma nella copertina è diventata una donna araba.
Di Lorenzo Declich, Tutto in 30 secondi
La riconoscete? Si chiama Sarah Mason e, iconizzata, è “The Protesterâ€, “il contestatoreâ€, la “Persona dell’anno†del Time. Sarah è stata fotografata da Ted Soqui lo scorso novembre durante una manifestazione di fronte alla Bank of America nella downtown di Los Angeles (vedi anche qui). Nell’iconizzazione operata dall’â€artista†(sulla copertina), la fotografia di Sarah perde alcune caratteristiche e ne acquisisce altre.
 La copertina del Time è firmata Shepard Fairey, quello di “Hope†(il manifesto per Obama, ndr).
Sul fazzoletto scompare la scritta, un messaggio che conosciamo bene e che – alla fine – era il messaggio†vero†della fotografia: 99%, cioè “quella parte di mondo che non possiede ricchezzaâ€. Scompare poi anche lo scollo di Sarah che ci indicava, principalmente, che quella che portava in faccia era una protezione, una maschera, non un velo.
Sorpresi, vero? Non avevate pensato tutti che quella fosse una donna egiziana, o comunque araba? O forse che quel velo fosse, anche, un simbolo religioso? Non eravate tutti — tranne qualcuno che, sono sicuro, si sarà anche indignato — pronti ad “accettare†quel suo “velo islamico�
In “The protester“, l’articolo di Kurt Andersen sulla cover più importante dell’anno non si parla di Los Angeles, e nemmeno di Sarah. Ecco, questo è tecnicamente un “orientalismo“.
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