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India, mercato dalle grandi potenzialità per l'arredo casa Made in Italy

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 18 Giugno 2013 alle 18:10 | 0 commenti

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Made in Vicenza - Per le imprese italiane del settore arredo casa l’India è un mercato dalle grandi potenzialità, anche se ancora inespresse. E’ quanto emerge da una ricerca presentata nei giorni scorsi da Made in Vicenza, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza per la promozione dei prodotti vicentini all’estero, ad una ventina di aziende vicentine del settore arredo casa. Lo studio, dal titolo “Made in Italy – Design & Forniture in India. 

Strumenti per cogliere le opportunità del settore arredo in India”, è stato condotto dalla Camera di Commercio Indo-Italiana, realizzato con il contributo di Unioncamere e presentato a Vicenza da Claudio Maffioletti, General Manager della Camera di Commercio Indo-Italiana.

La ricerca mette in luce le opportunità del mercato indiano del settore arredo casa, partendo da alcuni dati di carattere macro-economico. L’India, che con Brasile, Russia e Cina forma i paesi del così detto BRIC, è la decima economia mondiale. Nel 2011 il Pil è cresciuto del 7,2%, nel 2012 del 5,5% e le stime per il 2013 sono di un +6% circa. La popolazione ha un’età media molto giovane, 25 anni. Il 29% risiede nelle zone urbane, dato che in termini assoluti indica una potenziale clientela estremamente vasta: solo le aree metropolitane di Mumbai, Nuova Delhi e Bangalore – rispettivamente la capitale finanziaria, politica e tecnologica dell’India, in cui si concentra la maggior parte della ricchezza – raggiungo i 45 milioni di abitanti. Osservando la composizione delle fasce sociali, emerge che nonostante i ricchi e i benestanti costituiscano lo 0,6% della popolazione e la fascia media e medio-alta il 10,5%, si tratta comunque complessivamente di 155 milioni di persone. Soprattutto la fascia media sta rapidamente acquisendo potere d’acquisto, ponendosi sempre più nelle condizioni di poter acquistare prodotti di lusso e qualità.

 

Per quanto riguarda le caratteristiche del mercato indiano dell’arredo, per l’83% è costituito da entità non organizzate, in cui spesso produttore e rivenditore coincidono. Solo il 15% dei produttori locali ha una struttura industriale. L’India importa prodotti d’arredo con una crescita annua costante del 30%. Nel contesto di un intercambio generale con l’India che ancora non esprime tutto il suo potenziale, l’Italia è il quarto esportatore nel settore (dopo Cina, Germania e Malesia) e possiede una quota di mercato del 4,8%. Per quanto riguarda le importazioni dall’Italia, la percentuale sul totale è del 4,2% con una crescita costante annua del 5%. I prodotti di punta dell’export italiano nel 2011-12 sono stati mobili in legno (26 milioni di euro) e illuminazione/illuminotecnica (12 milioni di euro).

La ricerca si sofferma anche sulle caratteristiche del consumatore indiano (fasce alte). E’ generalmente “price sensitive”, ma ha comunque una propensione a investire in prodotti d’arredo in modo significativo. E’ molto attento al rapporto tra solidità e design del prodotto, per la cui scelta giocano un ruolo determinate architetti e designers, predilige lo stile contemporaneo e tende ad acquisire il prodotto direttamente dal piccolo-micro produttore. Nel suo rapporto con i prodotti del nostro Paese, il consumatore indiano riconosce il mobile italiano per la qualità dei materiali, del design e delle finiture. Il brand Made in Italy si posiziona dunque in fascia alta. Uno degli aspetti più interessanti per le nostre imprese consiste nel fatto che la domanda di prodotti italiani supera l’offerta.

Esistono due modalità per operare nel mercato indiano: tramite investimento indiretto, con l’esportazione dei prodotti attraverso agenti, importatori, distributori e rivenditori; oppure tramite investimento indiretto, con la costituzione di una Joint Venture con partner indiano, che permette di vendere direttamente sul mercato, o con la costituzione di una controllata al 100%, modalità che permette solo operazioni b2b.

Nonostante la presenza di dazi doganali (30% per i prodotti di arredo casa) e di vincoli normativi, il mercato indiano si mostra ricco di potenzialità per le aziende italiane del settore arredo casa, grazie a: Pil in espansione, crescita del potere d’acquisto della classe media e domanda di prodotti di arredo casa Made in Italy superiore all’offerta. Per facilitare il contatto commerciale tra Italia e India, la Camera di Commercio Indo-italiana ha lanciato il sito www.furnituredesignitalia.com, una vetrina informativa di prodotti di arredo casa Made in Italy rivolta ad operatori indiani. 

L’attività promozionale di Made in Vicenza in India è volta a sostenere le PMI italiane nella ricerca di nuove opportunità commerciali, anche attraverso il proprio Desk a Mumbai. A fine giugno, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio organizzerà nel subcontinente indiano una missione multi-settoriale, che permetterà alle imprese di effettuare incontri d’affari personalizzati. La prossima missione in India è prevista per metà novembre 2013 per il settore arredo, mentre dal 2 al 4 settembre si terrà la fiera Big 5 India dedicata all’edilizia.

Per maggiori informazioni sulle missioni estere di Made in Vicenza: www.madeinvicenza.it

Leggi tutti gli articoli su: Made in Vicenza, Made in Italy, India, arredo casa

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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