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Incontro associazioni, tecnici e assessore Stival: un passo avanti positivo per la caccia

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 7 Agosto 2013 alle 20:08 | 0 commenti

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Giuliano Ezzelini Storti, Presidente Regionale Veneto ArciCaccia - Riteniamo opportuno, per fare chiarezza al mondo venatorio cercando di evitare speculazioni inopportune, mandare un comunicato su quanto avvenuto il 6 Agosto in Regione Veneto in merito all’atteso incontro tecnico, da noi auspicato, fra le associazioni regionali venete dei cacciatori, i tecnici e l’assessore Daniele Stival.

Associazioni presenti all’incontro erano, oltre a noi di Arci Caccia, EPS, ANUU, FIDC, Libera Caccia, Enal Caccia, Italcaccia.
Il tema in discussione dovevano essere le cosiddette “Cacce in Deroga”, ma si è presto “scivolati” sulla discussione in merito ai Capanni da Caccia e al Calendario Venatorio.
Sulle “Deroghe” ci si è aggiornati sulle ultime normative e sulle recenti interpretazioni, dalla direttiva europea 147/2009 alla Legge Comunitaria approvata il 31/7/2013 a larghissima maggioranza dal Parlamento (che per es. rende vincolante il parere dell’ISPRA e che consente al governo di impugnare e annullare le Delibere Regionali in materia), alle risposte dell’Europa e dei Ministeri ai quesiti della Regione: ci si è lasciati con l’impegno, vista la mutata situazione, che ognuno lavori al proprio interno o collettivamente per portare proposte concrete da valutare con l’Assessorato Regionale per consentire, nonostante le difficoltà LEGISLATIVE sopraggiunte, la caccia alla “piccola migratoria” anche per la stagione 2013/2014.
Si è passati poi alla discussione sui Capanni da Caccia che, dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 139/2013 che ha “cassato” la recente legge regionale in materia, sono diventati un grosso problema da risolvere. Si è osservato tutti assieme, ma questo era chiaro anche alla Regione Veneto, che la delibera di Giunta n.1393 del 30 Luglio 2013 di integrazione al Calendario Venatorio, che esclude l’esigenza di abilitazione edilizia, non copre il problema di carattere paesaggistico che, come stabilito dalla Corte Costituzionale, è uno dei temi che hanno reso in contrasto con la legislazione nazionale la normativa veneta e ne hanno determinato l’annullamento. In questo contesto, come Arci Caccia Veneto, abbiamo suggerito un iter interpretativo per cercare di superare anche questo “scoglio”: ci siamo quindi impegnati a mandare ai tecnici della regione e all’Assessore Stival una “memoria per sentenza veneta appostamenti fissi” elaborata dalla nostra struttura nazionale con dei legali specializzati, che aiuti ad adottare una Delibera Regionale veloce, vista l’emergenza, che dia risposta anche su questo aspetto dando tranquillità ai praticanti la caccia da appostamento fisso nei Comprensori Alpini come negli Ambiti Territoriali.
Sul Calendario Venatorio abbiamo invece preso atto dei ricorsi pervenuti, constatando che se anche dovessero “passare”, non dovrebbero inficiare come nel passato l’itero atto amministrativo.
La riunione si è conclusa con l’impegno da parte di tutti, di aggiornarci in tempi rapidi al rientro dalle ferie per dare, prima possibile, certezza del diritto ai cacciatori per la prossima apertura della stagione venatoria usando la prudenza necessaria a non compiere atti dannosi, fatti magari con celerità.
In conclusione, come Arci Caccia Veneto, manifestiamo soddisfazione per l’andamento del primo tavolo tecnico “concertativo” regionale.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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