Incontri Asolani
Giovedi 10 Settembre 2009 alle 13:14 | non commentabile
Asolo Musica, 10 settembre 2009
XXXI FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA DA CAMERA
"INCONTRI ASOLANI"
CRISI E CREAT(T)IVITA'
26 agosto - 12 settembre 2009
LE VARIAZIAZIONI GOLDBERG CHIUDONO GLI INCONTRI ASOLANI
Con Bruno Giuranna, Laura Marzadori e Lionel Cottet
Sabato 12 settembre, ore 20.45
Un'opera straordinaria per concludere una stagione straordinaria. "Incontri Asolani", Festival internazionale di Musica da Camera organizzato da AsoloMusica e giunto alla sua XXXI edizione, cala il sipario sabato 12 settembre (ore 20.45) con una proposta tanto raffinata e conosciuta quanto per certi versi indedita. Sull'altare-palscoscenico di San Gottardo saranno, invfatti, il grande maestro Bruno Giuranna (viola) e i giovani fuoriclasse Laura Marzadori (violino) e Lionel Cottet (violoncello) per proporre "Le Variazioni Goldberg" di .S. Bach nella trascrizione per trio d'archi di Bruno Giuranna.
Si conclude così, con un autentico monumento all'intelligenza e all'arte, un'edizione dedicata al tema "Crisi e creat(t)ività ", proponendo l'ascolto di felicissime invenzioni generate da crisi artistiche, storiche e sociali di vario genere, proposte da artisti di caratura internazionale che hanno saputo trasmettere emozioni, intuizioni e - peché no - speranze... Otto serate in tutto per affermare, attraverso la musica, che l'espressione artistica ha sempre superato e supererà oni crisi, ogni stallo, rinovandosi e rigenerandosi dalle sue stesse debolezze, dalle sue stanchezze, dai suoi passi falsi e dai suoi sogni. Uno spettacolo di arte e di speranza, insomma, che - in questi tempi di crisi - diventa anche una sorta di "manifesto programmatico" per chi crede ai sogni e non si arrende alle proprie debolezze.
Il pubblico del concerto sarà anche invitato ad un brindisi a base di Prosecco della storica D.O.C. Montello e Colli Asolani, offerto dalle cantine associate alla Strada del Vino Montello e Colli Asolani, da degustare tra gli alberi e gli orizzonti asolani davanti a San Gottardo.
Il Festival è promosso e organizzato da Asolo Musica-Veneto Musica grazie al contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione del Veneto. Provincia di Treviso - Assessorato alla Cultura, Comune di Asolo - Assessorato alla Cultura, Parrocchia di Asolo.
Biglietti: euro 20 - ridotti euro 15 (riduzioni fino ai 25 anni, oltre i 60, Soci di Asolo Musica e possessori Card Unindustria Tv). Grazie ad un accordo con il Comune di Asolo, ai possessori del biglietto sarà consentita la sosta gratuita presso il parcheggio comunale "Cipressina".
Informazioni e prevendite: Asolo Musica, tel. 0423.950150 - www.asolomusica.com
Sebbene in passato le Variazioni Goldberg fossero considerate soltanto un esercizio tecnico piuttosto ripetitivo, nel XX secolo il contenuto emotivo e la portata dell'intera composizione sono stati ampiamente valorizzati, anche grazie ad analisi critiche e tecniche piuttosto estese. Ma quello che le rende davvero uniche è il loro saper offrire anche all'orecchio meno avvezzo all'ascolto e tecnicamente informato su stili e forme, il migliore esempio di una musica concepita per la ricreazione di uno spirito curioso ed esigente. Il grande valore strutturale, l'irraggiungibile tecnica compositiva, l'abilità di toccare ogni possibilità espressiva del clavicembalo e la tecnica esecutiva richiesta fanno ne fanno un vero monumento all'intelligenza del grande compositore. E, perché no... anche dell'intelligenza in senso assoluto, considerata l'abilità di combinare "matematicamente" espressività e rigore, trasparenze e complessità , serenità e tensione, oltrepassando i limiti delle strette maglie del contrappunto grazie ad una capacità inventiva senza pari.
Sarà per il carattere sospeso e trascendente dell'Aria iniziale con la sua musica serena ma distante e algida, in grado di creare uno struggente quanto inquietante effetto dì straniamento e di surrealistico abbandono, sarà per l'inesauribile ricchezza e bellezza delle idee celate dietro ogni pagina ma questa serie di Variazioni è stata largamente utilizzata dal cinema (basti ricordare la sua importanza ne "Il Silenzio degli innocenti" di Jonathan Demme e nel "Paziente Inglese" di Anthony Minghella), confermando così la sua straordinaria modernità .
La pacifica Aria che costituisce il punto di partenza dell'opera è una sarabanda molto ornata, nello stile francese. Bach l'ha tratta dal secondo Clavierbüchlein composto nel 1725 per sua moglie Anna Magdalena. E' un piccolo brano costruito in due parti di sedici misure ciascuna e ogni parte è divisa a sua volta in due sezioni di otto misure: scrittura che si ritroverà in quasi tutte le variazioni, così come l'accordo che fa da fondamento a ogni misura e che costituirà lo schema armonico sfruttato in ogni variazione.
Più che allo sviluppo di una melodia ornata, di variazione in variazione Bach si interessa alla costruzione formale e alle progressioni armoniche del medesimo basso, realizzando anche una sintesi delle forme che aveva utilizzato fino a quale momento (composizioni a due voci, invenzioni, gighe, fughe, toccate, corali, ornati, danze, canoni, ouverture alla francese etc.) variando a ogni pezzo i procedimenti di scrittura
Seguendo l'esempio dello stesso Bach e sei suoi contemporanei che creavano capolavori anche trascrivendo opere preesistenti sia proprie sia altrui, le Variazioni Goldberg sono state più volte trascritte per organici diversi dall'originario clavicembalo, tanto per strumenti solisti (come l'arpa), quanto per ensemble cameristici. Infatti, la destinazione delle Variazioni, specie quelle a due o tre voci, a differenti strumenti è insita nella stessa scrittura bachiana e lo sfruttamento delle diverse tecniche esecutive dona alla celeberrima serie una straordinaria varietà timbrica che ben si presta all'esecuzione con altri strumenti.
Alla fortuna conosciuta dalla trascrizione per trio d'archi del russo Dimitry Sitkovetsky si aggiunge, per la stessa formazione, la trascrizione che Bruno Giuranna aveva approntato per il proprio Trio d'archi Italiano e poco conosciuta (perché rimasta fuori dai circuiti della discografia) fino a quando il Maestro ne ha affidato l'esecuzione discografica al giovane e promettente Trio Broz (già ospite degli Incontri Asolani 2007), interprete così di uno dei CD più apprezzati dalla critica negli ultimi mesi.
La trascrizione di Giuranna distribuisce nei registri di viola, violino e violoncello le linee dei contrappunti (spesso effettivamente a tre parti anche nella scrittura originaria) illuminando la plasticità e la trasparenza dei complessi canoni, rendendoli ancora più immediati, trasparenti ed espressivi. Allontanandosi solo formalmente dalla prassi esecutiva più rigorosamente filologica, una così accurata e illuminata trascrizione riesce ad avvalorare ancora di più la celebre affermazione del pianista Glen Gould, sublime esegeta delle Variazioni, che affermava trattarsi di "una musica, in breve, che non conosce né inizio né fine, una musica senza un vero punto culminante e senza una vera risoluzione: una musica che è come gli amanti di Baudelaire, mollement balancés sur l'aile / du tourbillon intelligent".
BRUNO GIURANNA
Nato in una famiglia di musicisti, è stato tra i fondatori de I Musici, membro del Quartetto di Roma, e del Trio Italiano d'Archi. Ha iniziato la carriera solistica presentando in prima esecuzione assoluta la Musica da Concerto per viola e orchestra d'archi dedicatagli da Giorgio Federico Ghedini sotto la direzione di Herbert von Karajan. Ha suonato con orchestre quali Berliner Philharmoniker, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro alla Scala di Milano, e direttori come Claudio Abbado, Sir John Barbirolli, Sergiu Celibidache, Carlo Maria Giulini e Riccardo Muti.
Titolare fino al 1998 della cattedra di viola presso la Hochschule der Künste di Berlino, ha insegnato alla Musik- Akademie di Detmold, al Conservatorio S.Cecilia di Roma, al Royal College e nella Royal Academy di Londra e in master classes in tutto il mondo. Frequentemente invitato al Festival di Marlboro negli Stati Uniti è professore nei corsi della Fondazione Stauffer di Cremona, dell'Università di Limerick in Irlanda e dell'Accademia Chigiana di Siena.
Dal 1983 al ‘92 è stato direttore artistico dell'Orchestra da Camera di Padova e del Veneto e nel 1988 ha presieduto la giuria della First International Bruno Giuranna Viola Competition in Brasile.
Ha registrato per Philips, Deutsche Grammophone, EMI, Claves. La sua discografia comprende la Sinfonia Concertante di Mozart con Henryk Szerying, Franco Gulli e Anne-Sophie Mutter, l'integrale dei Concerti per viola d'amore Vivaldi e i Quartetti con pianoforte di Mozart con il Trio Beaux Arts. La sua registrazione per la Deutsche Grammophon con Anne-Sophie Mutter e Mstislaw Rostropovich dei Trii per Archi di Beethoven ha ottenuto una Grammy Award Nomination. Come direttore ha vinto un Grand Prix du Disque dell'Académie Charles Cros di Parigi. Attuale Principal Guest Conductor dell'Irish Chamber Orchestra, è anche presidente di ESTA-Italia (European String Teachers Association).
Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana, ha ricevuto nel 2003 una laurea in lettere honoris causa dall'Università di Limerick.
LAURA MARZADORI
Giovanissima violinista che negli ultimi anni si è imposta all'attenzione del pubblico e della critica italiana conquistando i massimi riconoscimenti in numerosi concorsi, il primo vinto a 8 anni, tra i quali la Rassegna Nazionale "Andrea Amati" di Cremona (presidente di giuria Salvatore Accardo), il Premio Nazionale delle Arti di Roma (presidente di giuria Uto Ughi), il Concorso Internazionale Postacchini di Fermo e vincendo nel 2005 il più importante concorso violinistico nazionale: il Premio "Città di Vittorio Veneto". Laura Marzadori, che nell'occasione si è aggiudicata anche il premio Gulli per la migliore esecuzione di Mozart, è la più giovane vincitrice del Concorso dalla fondazione.
Si è esibita in numerosi concerti sia in Italia che all'estero (Stati Uniti, Spagna, Austria, Repubblica Ceca, Ucraina, Germania, Svizzera Turchia Argentina, Uruguay). Da solista ha suonato accompagnata da importanti orchestre : l'Orchestra Sinfonica di Brasov, l'Orchestra Sinfonica dell'Ucraina, l'Orchestra del Friuli Venezia Giulia, la Filarmonica Toscanini, l'Orchestra del Regio di Parma,l'Orchestra Regionale Toscana e l'Orchestra Regionale di Roma e del Lazio con la quale recentemente ha riscosso grande successo al CRR Konser Salonu di Instanbul e all'auditorium Parco delle Musica di Roma con il concerto N° 1 di Paganini. In questa stessa sede si era esibita nel Dicembre 2006 nel Concerto della Solidarietà promosso dal Ministero per i Beni Culturali e ripreso dalla RAI.
Ha inoltre suonato in formazioni cameristiche con musicisti quali Salvatore Accardo, Pavel Berman, Bruno Giuranna, Rocco Filippini, Bruno Canino, Antonio Meneses, Antony Pay.
Diplomatasi con lode e menzione speciale al Conservatorio Martini di Bologna, ha studiato e continua a perfezionarsi con prestigiosi insegnati: con Marco Fornaciari, con Pavel Berman presso l'Accademia Incontri col Maestro di Imola e con Salvatore Accardo all'Accademia Stauffer di Cremona e alla Chigiana di Siena, dove ha ricevuto per due anni consecutivi il Diploma d'Onore riservato ai migliori allievi. Ha seguito inoltre una masterclass annuale con Giuliano Carmignola nell'ambito delle attività dell'Orchestra Mozart. Suona un violino Giovanni Pressenda del 1830 di proprietà della Fondazione Pro Canale.
LIONEL COTTET
Nato a Ginevra nel 1987, inizia lo studio del violoncello all'età di 8 anni e a 15 è ammesso nella classe di François Guye presso il Conservatorio di Ginevra. Attualmente prosegue i suoi studi con Clemens Hagen al Mozarteum di Salisburgo. È vincitore di numerosi premi tra cui il Primo Premio con distinzione e tre premi speciali alla finale del Concorso Svizzero di Musica per la Gioventù (2004), il Primo Premio e Premio Speciale al Concorso Internazionale Dotzauer di Dresda (2005),il Secondo Premio al Concorso Brahms in Austria (2005), il Primo Premio al Rahn Musikpreis che gli concede la possibilità di prodursi come solista alla Tonhalle de Zürich (2006) e il Secondo Premio al Concorso Internazionale Lutoslawski di Varsavia (2007). In qualità di solista Lionel Cottet si esibisce con l'Orchestra della Svizzera Italiena (finale svizzera ddel 12esimo Concorso dell'Eurovisione), l'Orchestra Sinfonica della Gioventù Svizzera, l'Academy of St Martin in the Fields in occasione del Festival Bach di Berna (2005), l'Orchestra de la Radio Polacca et l'Orchestra de l'Università de Salisburgo. Come camerista, suona con artisti della fama di Ilya Gringolts, Jonathan Gilad, Martin Stadtfeld, François Guye, e il Quartetto Hagen. Aprezza pure molto l'intesa musicale con il pianista Louis Schwizgebel con cui è stato invitato ai Sommets Musicaux di Gstaad. Riceve inoltre consigli mussicali da grandi maestri nel quadro del Verbier Festival & Academy, dell'International Music Academy Switzerland diretto da Seiji Ozawa, delle International London Masterclasses e del Festival Pablo Casals di Prades. Lionel Cottet è laureato delle fondazioni Leenaards, Marescotti e nel 2008 è stato nominato solista del Percento Culturale Migros.