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Incidenti stradali, prosegue calo in Veneto. Ma dietro ai numeri drammi familiari da scongiurare

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 16 Novembre 2016 alle 18:07 | 0 commenti

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La Regione Veneto comunca che i dati relativi al 2015 confermano che c’è una tendenziale diminuzione del fenomeno dell’incidentalità stradale in Veneto, in linea con il resto del Paese: nel 2012 gli incidenti stradali registrati sul territorio regionale erano stati 14.365, nel 2015 sono 13.867, con un calo anche nel numero dei morti e dei feriti. Lo ha sottolineato l’assessore allo sviluppo economico Roberto Marcato intervenendo oggi a Padova in rappresentanza della Regione alla presentazione dei dati ufficiali ACI-Istat sull’incidentalità stradale, per iniziativa del Comitato regionale veneto dell’Automobile Club Italiano e dell’Automobile Club di Padova presenti rispettivamente con il presidente Luigino Baldan e il direttore Lino Implantini.

Il presidente Baldan ha fatto rilevare che l’obiettivo posto dall’Unione Europea è di dimezzare entro il 2020 il numero dei morti rispetto ai valori del 2010. La tendenza attuale è quella giusta ma bisogna rendere le strade più sicure e correggere soprattutto i tre comportamenti che sono le maggiori cause di incidenti (circa il 75%): la guida distratta, la velocità troppo elevata e il mancato rispetto della segnaletica.

Evidenziando il positivo trend del Veneto, l’assessore Marcato ha ringraziato anzitutto le forze dell’ordine per lo straordinario lavoro che svolgono sulle strade della regione, dove ogni giorno – secondo i dati dell’ultimo censimento - si riversano oltre 2 milioni 600 mila le persone per recarsi sul posto di lavoro o di studio. In dieci anni sono cresciute di circa 300.000 unità. L'automobile resta la scelta più diffusa. “Soltanto il 14,2% utilizza i mezzi pubblici – ha fatto presente l’assessore – e su questo fronte come amministratori abbiamo il dovere di impegnarci”. E sono conseguenti a questo impegno gli investimenti della Regione per gli aspetti infrastrutturali, per incrementare l’uso dei trasporti pubblici, per la realizzazione di piste ciclabili.

Marcato ha concluso sottolineando l’utilità degli strumenti di analisi, come i dati statistici, per declinare poi le decisioni amministrative con cui raggiungere gli obiettivi indicati dall’UE, ma ha voluto ricordare anche che “dietro ai freddi numeri ci sono drammi familiari che restano per tutta la vita ed è nostro dovere non abbassare mai la guardia e fare il possibile per scongiurarli”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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