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Incendi di rifiuti in Veneto, Federico D'Incà (M5S): "Interrogazione al ministro dell'ambiente per evitare una nuova terra dei fuochi"

Di Note ufficiali Giovedi 10 Agosto 2017 alle 11:13 | 0 commenti

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Il deputato Federico D'Inca (M5S) informa di una sua richiesta d'informazioni al ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti: "Ho depositato un’interrogazione al Ministro in merito al caso degli incendi dei rifiuti in Veneto. In queste ultime settimane in cui tutt’Italia è colpita da una serie impressionante di incendi, moltissimi sono connessi alla combustione di rifiuti. Nella nostra regione si assiste da più di un anno a una serie lunga di incendi di rifiuti tant’è che su organi di stampa si è paragonato il territorio veneto alla «Terra dei fuochi» campana”. 


“Sui giornali si è parlato di fatto della Nek di Monselice, del grave incendio a Rossano Veneto-inerente a 1.500 metri quadrati del capannone adibito a deposito e trattamento di rifiuti speciali della ditta Fiorese Ecologia, del grave incendio a Marghera di un capannone per il trattamento di rifiuti ingombranti della società Ecoricicli controllata da Veritas” prosegue il parlamentare.
“Sempre sugli organi di stampa si è parlato di voragini milionarie nei  conti, arresti per corruzione e l'ombra della criminalità organizzata e del fatto che, nonostante il Veneto sia considerata una tra le più virtuose in Italia, la regione è attraversata da scandali e indagini sulle società operanti nel settore. Tra queste c’è Padova Tre, che nel 2001 ha creato Ecofficina, la coop entrata che gestisce il centro di prima accoglienza di Cona, in provincia di Venezia” continua D’Incà.
“Non dimentichiamo poi l'indagine di pochi giorni fa della direzione distrettuale antimafia di Brescia con l'ausilio della polizia giudiziaria del Noe che sta inquisendo anche dirigenti di importanti società per azioni miste quotate in borsa per le responsabilità di traffici di rifiuti Sud-Nord, contrariamente al passato quando i traffici avevano il verso opposto” afferma l’esponente penta stellato.
“Ho chiesto dunque al Ministro di intervenire per contrastare il traffico dei rifiuti verso il Nord l'Italia e verso la nostra Regione affinché non diventi  il territorio di incenerimento dei rifiuti italiani e in modo che siano rispettate in maniera rigorosa le norme a garanzia della salute dei cittadini e dell'ambiente” conclude D'Incà.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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