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Dal Molin, Comitati raccolgono firme: autorità locali non partecipino inaugurazione base Usa

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 9 Giugno 2013 alle 11:30 | 0 commenti

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Comitati vari* - Come atto di rispetto alla città chiediamo a tutte le autorità locali di non partecipare all'eventuale inaugurazione della nuova base Usa al Dal Molin": è questa la richiesta che gruppi, associazioni e comitati vicentini rivolgono alle autorità locali attraverso una raccolta firme che durerà fino a fine giugno.

La petizione sulla quale Beati i costruttori di pace - Coordinamento dei Comitati - Cristiani per la pace- Gruppo Emergency Vicenza - Gruppo donne del Presidio No Dal Molin - Femminile Plurale - Forum per la Pace Monticello Conte Otto - Pax Christi Vicenza - Presidio No Dal Molin - Sinistra Ecologia e Libertà - Vicenza Libera No Dal Molin hanno lanciato una raccolta firme ricorda che, grazie alla mobilitazione della comunità locale, Vicenza ha ottenuto la smilitarizzazione di un'area di 650.000 destinata a Parco della Pace e invita i cittadini a continuare questo percorso.

Il testo dell'appello, inoltre, elenca una serie di punti che dimostrano le illegalità e le illegittimità della nuova struttura militare che viola la Costituzione, le normative ambientali e di tutela del patrimonio architettonico, le stesse autorizzazioni e prescrizioni formulate nella Vinca, sottolineando che l'installazione militare ha già provocato danni al sistema idrogeologico dell'area.

Sarà possibile sottoscrivere la petizione fino a fine mese presso banchetti e iniziative promosse dai vari gruppi che la promuovono, anche ritirando i moduli per la raccolta delle firme, oppure online a questo link. Domani (oggi per chi legge, ndr), ad esempio, saremo presenti tutto il giorno con il gazebo in piazza delle poste (contrà Garibaldi).
Lunedì prossimo i promotori della petizione chiederanno un incontro urgente alle autorità locali fra le quali Prefetto, Questore, Sindaco e Commissario della Provincia.

In allegato il testo completo della petizione.


*Beati i costruttori di pace - Coordinamento dei Comitati - Cristiani per la pace- Gruppo Emergency Vicenza - Gruppo donne del Presidio No Dal Molin - Femminile Plurale - Forum per la Pace Monticello Conte Otto - Pax Christi Vicenza - Presidio No Dal Molin - Sinistra Ecologia e Libertà - Vicenza Libera No Dal Molin

 

Appello alle Autorità a non partecipare all'inaugurazione della base USA Dal Molin di Vicenza

Vicenza, ____ giugno 2013

L'inaugurazione della nuova base USA Dal Molin è un atto che gli statunitensi vogliono riproporre come gesto di legittimazione; intenzione che il 4 maggio scorso gran parte della comunità vicentina ha dimostrato di voler contrastare. L'opposizione dei vicentini ha già impedito la consegna agli Usa dell'intera area Dal Molin ottenendo la smilitarizzazione di un'area di 650.000 mq che è stata destinata a Parco della Pace ed ha contribuito al congelamento dell'ampliamento di Site Pluto.
Questa cerimonia non cancellerà di sicuro la volontà dei vicentini di continuare la mobilitazione anche perché la base militare che si vuole inaugurare a Vicenza:

1. E' in contrasto con l'art. 11 della Costituzione perché è finalizzata ad operazioni di guerra preventiva e pertanto NON "ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". (v. allegato 1)
2. E' in contrasto con l'Accordo Bilaterale Italia Usa (BIA) del 1954 nel quale all'art. 2 "Il Governo degli Stati Uniti si impegna ad utilizzare le installazioni concordate esclusivamente al fine di eseguire incarichi NATO", mentre "gli Stati Uniti hanno tradizionalmente interpretato in modo molto estensivo queste disposizioni anche per operazioni non NATO come in Iraq o nelle missioni umanitarie in Africa". (v. allegato 2)
3. E' stata realizzata impedendo la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) perché questa ne avrebbe compromesso la sua realizzazione giustificandola come "un riuso, con qualche espansione, della sola area ad ovest" mentre in realtà sono stati demoliti oltre l'85% degli edifici preesistenti edificando sino a 800.000 metri cubi totali. (v. allegato 3)
4. E' stata costruita solo a poco più di un km dalla Basilica Palladiana contro la Convenzione Unesco che impone agli stati firmatari "il dovere di assicurare la protezione e la conservazione del patrimonio culturale e naturale situato nel proprio territorio". (v. allegato 4)
5. E' stata giustificata come "ampliamento della Caserma Ederle" che si trova a oltre 6 km di distanza . (v. allegato 5)
6. Non rispetta nemmeno la condizione autorizzativa originaria che subordinava la sua realizzazione "a condizione che fosse prevista la collocazione dell'accesso all'area dell'insediamento nella parte nord dell'insediamento stesso", mentre per ora avrà un unico accesso dalla trafficatissima viabilità cittadina anche per i convogli militari ed è priva anche delle due uscite d'emergenza prescritte dall'atto di concessione. (v. allegato 6)
7. Non rispetta le prescrizioni VINCA (Valutazione di Incidenza Ambientale), ad esempio per quanto riguarda gli impianti di depurazione e degli scarichi delle acque nel Bacchiglione. (v. allegato 7)
8. Ha distrutto i drenaggi dell'area di oltre 650.000 m.q. ad est della base trasformandolo in un acquitrino paludoso mettendone a rischio la sua utilizzazione a Parco della Pace. (v. allegato 8)

Riteniamo che
la eventuale presenza di Autorità italiane all'inaugurazione della nuova base USA Dal Molin rappresenterebbe un'ulteriore ferita ad una città già troppo pesantemente oltraggiata.

Come atto di rispetto alla città chiediamo
a tutte le Autorità (politiche, amministrative, morali, religiose, culturali, ambientaliste, educative, ecc.) e ai cittadini di non partecipare alla eventuale inaugurazione della base USA Dal Molin e, come richiesto concordemente da tutta la città, di conservare il nome originario "Dal Molin".

Rinnoviamo il nostro fermo impegno per ottenere
- la desecretazione degli accordi Bilaterali Italia Usa (BIA) del 1954;
- la progressiva smilitarizzazione dei territori in Italia, dal Dal Molin di Vicenza al MUOS di Niscemi, e la loro riconversione ad usi civili;
- la riduzione di spese militari come ad es. per gli inutili F35 destinando tali risorse a fini civili.

Gruppi promotori
Beati i costruttori di pace - Coordinamento dei Comitati - Cristiani per la pace- Gruppo Emergency Vicenza - Gruppo donne del Presidio No Dal Molin - Femminile Plurale - Forum per la Pace Monticello Conte Otto - Pax Christi Vicenza - Presidio No Dal Molin - Sinistra Ecologia e Libertà - Vicenza Libera No Dal Molin

Su http://firmiamo.it/dal-molin-appello-alla-non-inaugurazione è possibile sottoscrivere questo appello on-line oppure restituirlo firmato entro il 30 giugno anche a Festambiente.
COGNOME NOME VIA E N. CITTA' FIRMA


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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