Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

Inaugurazione Del Din: Variati si gode la vacanza e al vice sindaco spetta la patata bollente

Di Martina Lucchin Martedi 2 Luglio 2013 alle 11:00 | 0 commenti

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È un discorso in politichese doc quello scritto ieri dal sindaco Achille Variati in risposta a chi gli chiedeva di non partecipare all’inaugurazione della base americana Del Din, a quanti lo sollecitavano in senso contrario e ai jé accuse provenienti da entrambi gli “schieramenti”.

Ha dato una risposta a tutti Achille Varati. Ai movimenti che da sei anni manifestano e si battono contro un ulteriore militarizzazione della città, i cui voti hanno avuto un peso rilevante nella sua elezione a sindaco nel 2008; a quanti sottolineano l’impreparazione della viabilità cittadina al peso degli spostamenti statunitensi una volta che sarà completamente operativa la base; a chi teme azioni di “guerriglia antiamericana”; ed infine alle diverse voci alzatesi in favore dell’amicizia senza se e senza ma con i soldati e civili americani presenti a Vicenza. 

“Io – precisa il sindaco - sarò assente da Vicenza perché ho prenotato da tempo una settimana di riposo lontano dalla città e quindi non andrò all'inaugurazione della nuova base militare al Dal Molin. Ma ho deciso. L'amministrazione comunale ci sarà e sarà autorevolmente rappresentata dal vicesindaco.” Non ci metterà la faccia Achille Variati all'inaugurazione della base, ma annuncia che non avverrà alcun strappo con le istituzioni americane e che il Comune non mancherà alla giornata, che insieme a quella in cui venne dato il via libera alla costruzione della base, segna un momento di svolta per l’intera popolazione cittadina, che si trova di fronte non più a parole, ma a 320 mila metri quadrati di nuovo cemento e costruzioni e ad una presenza americana fra civili e militari che sfiora le 10 mila persone.

Con un doppio registro il sindaco sottolinea quanto da lui fatto contro la base e allo stesso tempo quanto gli viene richiesto dal suo ruolo istituzionale. Sul primo versante Variati ricorda di aver lottato per impedire che il Dal Din sorgesse nel sito attuale, di aver portato a casa il via libera per il “grande parco della pace” e che la tangenziale nord est verrà presto realizzata, grazie al sollecito che lui stesso farà al governo italiano. Allo stesso tempo però per Variati non è possibile tirarsi indietro dai doveri che l’istituzione da lui rappresentata richiede: “Io ho firmato con il Governo italiano una intesa a cui mi sento vincolato… Io sindaco ho il dovere di tenere rapporti istituzionali con una comunità di migliaia di americani militari e civili.”

Così anche questa volta il democristiano Achille ce la fa a smarcarsi da una querelle che rischiava di riaprire pericolose ferite non ancora rimarginate, quelle dei movimenti contro il Del Din abbandonati una volta passata la bufera iniziale, o di creare situazioni di imbarazzo diplomatico con gli amici statunitensi. Con un messaggio costruito abilmente il sindaco parla chiaro: a Vicenza nessun perdente e tutti vincitori. In primis il primo cittadino che dalla tranquillità del suo soggiorno vacanziero lascia la patata bollente al fidato vice sindaco senza aggiungere alcuna macchia, o foto di rito troppo compromettente, al suo curriculum.

 

 

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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