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Base Usa al Dal Molin, Cristiani per la pace: dal 28 al 30 digiuno come resistenza d'amore

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 19 Settembre 2012 alle 10:07 | 0 commenti

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Coordinamento cristiani per la pace - Non è questo il tempo della festa, dell'inaugurazione, della benedizione, della retorica.

1- Con molti altri cittadini non abbiamo condiviso la costruzione della nuova base militare USA al Dal Molin. Ci siamo impegnati per contrastarne la realizzazione, per smascherarne le reali finalità, per discernere secondo verità se è moralmente lecito investire tali e tante risorse nel nome della "pace armata". E la risposta è sempre coerentemente la solita: "Mai più la guerra!"; "Svuotate gli arsenali, riempite i granai!"

2- Le grandi costruzioni edilizie come la base USA si sa portano sempre con sé una scia di enormi problemi tecnici che solo una grande trasparenza e lungimiranza possono contribuire a risolvere. La costruzione di questa nuova base ha fallito tutte le opportunità: niente valutazione di impatto ambientale, studio del traffico mai eseguito, opportunità lavorative per i vicentini quasi inesistenti. Ancor oggi non conosciamo il reale impatto sulla falda acquifera, la base inizierà a funzionare senza aver ancora affrontato e risolto le criticità viarie ben evidenziate almeno fin dal 17.09.2007 nella lettera del commissario del Governo Costa al Ministro della Difesa Parisi.

3- La città avrebbe avuto il diritto di essere coinvolta nella scelta di questo nuovo insediamento, non fosse altro che per assicurare un’adeguata accoglienza alle persone statunitensi che si uniranno, loro malgrado, alle sorti di questa nostra città. Ma dopo aver messo alla porta i cittadini sarà ancora possibile recuperare un sano legame civico tra amministratori, organismi statali e regionali, militari e civili statunitensi e i vicentini stessi?

4- La divergenza fra chi sosteneva le ragioni pro base USA e quelli che invece ritenevano che non si doveva costruire ha attraversato anche i credenti: “La questione 'Dal Molin' ha infatti evidenziato la carenza nelle nostre comunità di un forte impegno quotidiano di attenzione e formazione sulle problematiche relative al vivere civile, nazionale e internazionale. Tale evento offre alle nostre comunità, anche a quelle non direttamente coinvolte, un'opportunità per una verifica sul versante pastorale e per riprendere in maniera ordinaria una riflessione e un confronto su temi, quali quello della pace, dell'ambiente, della povertà, della vita, della famiglia, della legalità...” (Consiglio Pastorale Diocesano del 25.02.2007). A distanza di cinque anni ci sembra che, anche nelle nostre comunità, abbia finora prevalso il timore sul coraggio.

5- Siamo disposti a “pagare di persona” per sostenere le ragioni della pace e della non violenza? Noi ci crediamo veramente e vogliamo provarci. Come piccolo segno e testimonianza per porre l’attenzione sugli effetti della prossima inaugurazione della base USA prevista per la primavera del 2013 dal 28 al 30 settembre faremo un digiuno itinerante aperto a tutte le persone di buona volontà proponendo momenti di incontro, riflessione, ascolto, dialogo ed altro ancora.

Per partecipare al digiuno e/o incontrarci:

- il digiuno individuale avrà una durata variabile da uno a tre giorni;

- i promotori ringraziano quanti vorranno accostarsi al gazebo/camper, anche per una breve sosta;

- gazebo e camper saranno in piazza Biade venerdì 28/9, al villaggio americano a Vicenza est sabato 29/9, nel piazzale di Monte Berico domenica 30/9 (vedi programma allegato).

Sintesi del programma al 18.09.2012

maggiori dettagli su volantino ( a seguire) che è in preparazione

“Verso l'apertura della base Usa Dal Molin: digiuno come resistenza nel segno dell'amore.

Vicenza 28-30 settembre 2012”

Durante i tre giorni sono previste alcune attività “ripetitive”: aperitivi musico-letterari con acqua del sindaco (Bepi De Marzi, Luciano Ferrari,..), ore di silenzio, riflessioni,...

Alle prime due giornate interverrà il rev. Frank Gibson, già militare alla Ederle.

Sono previsti 5 incontri aperti all'aperto (*).

Ogni giornata sarà caratterizzata da una o più centralità:

Venerdì 28 settembre – gazebo in piazza Biade/piazza dei Signori.

Conferenza stampa, incontro con le autorità (il Prefetto ha già confermato), un reading sugli “atti davvero straordinari del commissario Costa”, un'installazione serale luminosa davanti alla Prefettura dalle 19, un incontro aperto all'aperto alle 20,15 con don Dario Vivian su “Una base da benedire? Condivisione di percorsi di impegno per.... tener vivo un lutto” (*)

Sabato 29 settembre – in via Da Vinci, nei pressi del Villaggio Americano (zona Vicenza est) incontri aperti all'aperto : ore 9,00 Dopo lo strappo del Dal Molin: quale coesistenza fra americani e vicentini? Con Frank Gibson (*); ore 10,30 la viabilità al Dal Molin: proposte che nascono dal basso, con Valentina Dovigo e Giovanni Marangoni (*); ore 15,00 “Vicenza 2020”: incontriamoci.

Condivisione di percorsi con gruppi e comitati per liberare il nostro territorio da oltre 60 anni di servitù militari (*)

Domenica 30 settembre piazzale di Monte Berico

Installazione di AlbertoPeruffo; 9,30 Vicenza come Gerusalemme: se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace; 15,30 Acqua un bene comune da preservare: lo stato della falda a Vicenza con una finestra sul Dal Molin, con Lorenzo Altissimo (*); 17,00 Incontro con i volontari dell'operazione colomba.

Proposte:

– ringraziamo quanti durante il digiuno passeranno anche per una breve sosta;

– ringraziamo quanti, singoli e comitati, contribuiranno a far crescere questa iniziativa con il passa-parola, inoltro di e-mail, newsletter, ecc.;

– ringraziamo quei comitati che si renderanno disponibili a pubblicare sui loro siti (il ns.

gruppo non ce l'ha) l'appello che alleghiamo, il programma che andrà in stampa e afarli

circolare anche al loro interno.

Info: coordinamento cristiani per la pace
c/o casa della pace – contrà porta nova 2 - Vicenza
e-mail [email protected]


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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