Quotidiano | Categorie: Sanità

Inaugurato da Zaia il più grande polo chirugico d'Italia intitolato al Professor Pietro Confortini

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 30 Novembre 2010 alle 18:42 | 0 commenti

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Luca Zaia, Regione Veneto - 33 sale operatorie; 450 posti letto e 94 di terapia intensiva. Puo' eseguire 120 interventi al giorno. Al metro quadro costa come un appartamento di periferia

Entra in attività in Veneto il più grande Polo Chirurgico d'Italia, realizzato all'Ospedale Borgo Trento dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona con un investimento di 212,5 milioni di euro e inaugurato oggi pomeriggio dal presidente della Regione Luca Zaia, alla presenza si numerose autorità, tra le quali il sottosegretario alla salute Francesca Martini, l'assessore regionale alla sanità Luca Coletto, il sindaco di Verona Flavio Tosi, il Rettore dell'Università di Verona Alessandro Mazzucco, il direttore generale dell'Azienda Sandro Caffi, il vicepresidente della Fondazione Cariverona (che ha cofinanziato l'opera con 103 milioni di euro) Giovanni Sala.

Il polo è stato intitolato al Professor Pietro Confortini, indimenticato chirurgo dell'Azienda Ospedaliera, che eseguì il primo trapianto di rene nel Veneto, secondo in Italia, il 29 novembre 1968. Zaia ha sottolineato particolarmente il costo per metro quadro che, con 2.350 euro, è sinonimo di qualità ed efficienza coniugate. "A livello nazionale - ha aggiunto - è un corso un confronto, anche duro, sulle risorse da assegnare alla sanità e con questa realizzazione ribadiamo la richiesta che il modello veneto diventi il modello nazionale. Non possiamo più accettare di pagare gli sprechi altrui, di pagare ospedali con 25 posti letto e 200 dipendenti. Oggi mostriamo come si può e si deve fare". Il presidente ha ringraziato la Fondazione Cariverona per il grande apporto economico dato all'iniziativa e per aver così dimostrato il senso migliore dell'esistenza delle fondazioni. Zaia ha annunciato che è in arrivo la bozza di nuovo piano sanitario regionale: "è il nostro progetto di sanità - ha detto - che non rinnega quanto fatto fino ad oggi, ma guarda all'attuale situazione finanziaria nazionale e punta a coniugare razionalizzazione, efficienza e servizi di qualità ai cittadini". L'imponente struttura è dotata di 33 sale operatorie per chirurgia generale, chirurgia specialistica e trapianti, day surgery, terapie intensive e reparti di degenza: costituisce un'opera pressoché unica nel suo genere, che accorpa in un solo monoblocco ben 24 diverse specialità di area chirurgica, compresi i trapianti, con tecnologie di assoluta avanguardia tra le quali 4 Tac e 4 risonanze magnetiche e con una potenzialità operativa di circa 120 interventi chirurgici al giorno. I nuovi posti letto sono 450, cui se ne aggiungono 94 di terapia intensiva. Vi lavoreranno 300 medici, 1000 professionisti del comparto, circa 100 amministrativi. Il nuovo Polo di Verona costituisce un'eccellenza che si rivolge non solo ai pazienti veronesi e veneti, ma di tutta Italia, stante che già ora circa il 20% degli assistiti proviene da altre Regioni. In Europa solo un paio di altre strutture sanitarie presentano caratteristiche assimilabili a queste. Eccezionale il livello di costi che si è riusciti a mantenere: l'intera struttura, compresi tutti i modernissimi macchinari, è costata infatti circa 2.350 euro al metro quadro, quanto un "banale" appartamento di periferia. Il tutto ricorrendo a circa 76 milioni di fondi nazionali Cipe ex articolo 20 (edilizia sanitaria); a circa 35 milioni di risorse regionali e dell'Azienda, ad oltre 103 milioni di contributo della Fondazione Cariverona.


2 euro per il Veneto: sms 45501. Conto Corrente Solidarietà: Unicredit SpA - intestazione "Regione Veneto - Emergenza Alluvione Novembre 2010" - CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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