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Inaugurato oggi a Vicenza primo corso tecnico superiore in Italia del settore orafo

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 2 Dicembre 2013 alle 20:56 | 0 commenti

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Regione Veneto - Ha preso il via oggi il nuovo corso biennale “Tecnico Superiore della lavorazione orafa”, un percorso di formazione post-diploma sostenuto dalla Regione del Veneto e promosso dal Centro Produttività Veneto per plasmare una nuova generazione di tecnici del settore, verso i quali trasferire quel patrimonio unico di saperi e abilità alla base del ‘Made in Italy’ di successo.

Il biennio di specializzazione, realizzato in collaborazione con l’Istituto Tecnico Superiore Cosmo di Padova, si svolge presso la Scuola d’Arte e Mestieri di Vicenza, oggi dipartimento del CPV che ne ha rilanciato il ruolo di ‘casa della creatività’, dove la tradizione manifatturiera artigianale incontra l’innovazione e le nuove tecnologie.

Il corso rappresenta il primo ITS a livello nazionale dedicato al mondo orafo e in tal senso si profila come un canale formativo di livello post-secondario, parallelo ai percorsi accademici, mirato a formare figure tecniche e professionali altamente specializzate e aderenti ai fabbisogni delle piccole e medie imprese del comparto.

“Il settore orafo è strategico per il nostro Veneto e noto nel mondo, ma dobbiamo interrogarci su come non perdere competenze e storie, su come rafforzare velocemente le nostre aziende - ha commentato l'assessore regionale al lavoro e alla formazione Elena Donazzan, che ha fortemente voluto un percorso di istruzione tecnica superiore in questo settore -. E' evidente che dobbiamo ridurre le distanze tra mondo del lavoro e scuola e il coinvolgimento delle imprese migliori in questa progettualità mi fa ben sperare nel successo”.

Leggi tutti gli articoli su: Elena Donazzan, Regione Veneto, Made in Italy

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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