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San Bortolo: inaugurato nuovo Dipartimento di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 22 Gennaio 2013 alle 19:42 | non commentabile

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Ulss 6 Vicenza - Si inaugura oggi alla presenza del Presidente della Regione Veneto Dott. Luca Zaia , del Direttore Generale ULSS 6 "Vicenza", Dott. Ing. Ermanno Angonese, del Segretario Regionale per la Sanità Dott. Domenico Mantoan, del Sindaco della città di Vicenza Dott. Achille Variati e di numerose Autorità, il nuovo Padiglione del Dipartimento di Nefrologia Dialisi e Trapianto (Direttore Prof. Claudio Ronco) dell' ULSS 6 "Vicenza" e    l'International Renal Research Institute of Vicenza (IRRIV).

Il Padiglione (circa 1000 mq) è ubicato al piano secondo della palazzina in area F del complesso Ospedaliero "San Bortolo" di Vicenza. Il Reparto di  Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale del San Bortolo è uno dei centri più moderni, completi  ed aggiornati per la diagnosi e la terapia delle malattie renali, che rinnovato anche grazie ad un contributo della Fondazione Cariverona ed inaugurato nel 2002 mancava però di tutta la parte relativa agli ambulatori, dei laboratori per la diagnostica e della sala operatoria. La struttura che si inaugura oggi è dunque il contenitore di queste componenti essenziali per il completamento dell'attività assistenziale del percorso di Diagnosi e Cura del Dipartimento di Nefrologia che  è costituito da: un reparto di degenza, un centro di emodialisi extracorporea, un centro di dialisi peritoneale, un centro per il trapianto renale, una serie di ambulatori, un laboratorio ed una sala operatoria, un piccolo centro di terapia semi-intensiva e due centri satelliti di emodialisi extracorporea collocati nel territorio della UlSS 5 ad Arzignano e Valdagno.
Nella nuova ala del Dipartimento di Nefrologia  che si inaugura oggi, verranno dunque eseguiti tutti gli interventi chirurgici di chirurgia addominale per la dialisi peritoneale e di chirurgia vascolare per la dialisi extracorporea, verranno accorpati gli ambulatori del trapianto renale con quelli delle malattie renali ed in particolare il centro di ipertensione, rene gravidanza, patologie glomerulari, insufficienza renale, sindromi nefrosiche, patologie cardiorenali e malattie genetiche renali per un totale di oltre 7000 consulti annui.
In particolare, per malattie genetiche renali e per le gravi patologie multi-organo come la sepsi e le sindromi cardio renali l'attività ambulatoriale sarà affiancata dai laboratori  di chimica clinica e      genetica e biologia molecolare.
I laboratori, affiancando l'importante lavoro del laboratorio centrale dell'Ospedale, serviranno per diagnosi specifiche nell'ambito delle patologie multi-organo e nella sepsi che rappresenterà nel 2013/14 un' obiettivo per integrare percorsi diagnostico assistenziali e terapeutici in modo multidisciplinare coinvolgendo oltre 10 Unità Operative Complesse dell' Azienda.
Da ultimo la presenza di un laboratorio di Fisica applicata e di ingegneria  biomedica  vuol essere il suggello di un'importante attività multidisciplinare di ricerca e sviluppo che ha portato negli anni Vicenza ad esser crocevia di innovazione e tecnologie per la dialisi.                                               

Lo sviluppo dell'apparecchiatura CarpeDiem è un recente esempio di come tali laboratori possano costituire il fondamento di una sinergia importante col territorio, con l'artigianato e le imprese   locali.
 All'interno del Dipartimento trova inoltre un suo spazio l'IRRIV, International Renal Research     Institute of Vicenza, pensato nel 2008 dal professor Claudio Ronco e realizzato grazie al supporto di AARVI ( Associazione Amici del Rene di Vicenza, presidente Dott. Franco Zuffellato).                           

Tale percorso si è materializzato nella genesi di un istituto scientifico accorpato al Dipartimento di Nefrologia, le cui funzioni principali sono la ricerca e la didattica. L'IRRIV, il "braccio scientifico di AARVI" costituisce un incubatore di idee ed un contenitore di progetti e ricerche finanziati dall'Associazione stessa.
Da entità virtuale, l'istituto di ricerca è oggi diventato dunque una realtà con propri spazi fisici, laboratori, sale di studio ed una biblioteca multimediale.
L'impegno di metter assieme l'assistenza, la didattica e la ricerca realizza quel "modello", che  rende unica questa realtà e che ci viene  riconosciuto a livello nazionale ed internazionale .
La presenza di medici italiani e stranieri e di numerosi volontari e borsisti testimonia da un lato   l'impegno costante del Dipartimento di offrire ai giovani nuove competenze e sviluppi professionali e dall'altro la risposta ad un bisogno di formazione che va oltre gli schemi tradizionali.
Si è trattato di dare una degna veste ed uno spazio fisico a delle attività che negli ultimi 20 anni  hanno porto alla pubblicazione di oltre 1000 lavori, oltre 80 volumi e collaborazioni scientifico-   didattiche con oltre 20 Istituti Universitari italiani e stranieri.
La realizzazione di ciò è stata possibile grazie ad un importante supporto finanziario da parte dell'Associazione Amici del Rene di Vicenza e di numerosi benefattori, Istituti Bancari e Fondazioni.
I costi sostenuti per la ristrutturazione registrano una spesa globale, per lavori ed attrezzature, di circa € 1.200.000 dei quali € 400.000 sostenuti dall'Azienda (comunque previsti come manutenzione straordinaria per la sicurezza ed agibilità dell'intero edificio) ed € 800.000 dall' AARVI e  benefattori vari.
Con tale cifra è stata anche ristrutturata, al piano terreno, la dialisi peritoneale con ricavo di ulteriori ambulatori e ridistribuzione generale di tutta l'area.
Si è sistemata anche l'area esterna prospiciente l'edificio di circa 800 mq. per destinarla  a parcheggio riservato ai pazienti dializzati (20 posti auto).

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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