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Inaugurata la nuova sede di Confagricoltura

Di Matteo Moschini Lunedi 30 Novembre 2015 alle 13:11 | 0 commenti

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Si è conclusa poco fa la cerimonia di inaugurazione della nuova sede di Confagricoltura in via Vecchia Ferriera a Vicenza. Una sede in una posizione più strategica, e che dovrebbe permettere un contatto migliore con i clienti e gli imprenditori, uno sguardo migliore sul territorio e un'organizzazione migliore del lavoro. Sono intervenute per l'occasione molte autorità: i vertici di Confagricultura, con il presidente nazionale Mario Guidi, il presidente regionale Lorenzo Nicoli e quello provinciale Michele Negretto.

Presenti anche numerosi esponenti politici: Enrico Zanetti, sottosegretario del ministero dell'Economia e delle finanze; Federico Ginato, deputato del Pd e membro della commissione Finanze; Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale.

"Una sede che non significa solo uffici nuovi" spiega Michele Negretto, "ma che è il punto di arrivo di un percorso iniziato tanti anni fa, e che ci ha visto superare momenti di grande difficoltà. È un momento difficile per tutto il nostro settore, e i problemi sul tavolo sono molti, e questa nuova sede è solo il tassello di un quadro più ampio di impegno per la costruzione di una rete dotata di nuovi servizi e in grado di condividere le proprie esperienze e professionalità."

"Una tappa importante, ma prevista." rincara Lorenzo Nicoli "Vogliamo dimostrare che è il sindacato aessere al servizio delle imprese, e non viceversa. Dobbiamo imparare a fare più cose, cose diverse, e senza costare di più per i nostri clienti."

Roberto Ciambetti spiega il punto di vista delle Amministrazioni: "È importante che qualcuno ci renda conto delle istanze delle imprese in maniera lineare e coerente, altrimenti dovremmo gestire una serie di richieste incoerenti l'una con l'altra e scoordinate."

 In un lungo intervento il Presidente nazionale Mario Guidi ha tracciato un quadro della situazione del settore agricolo in italia, che dovrà vedersela con le sfide di ammodernamento tecnologico e d'impresa, e deve essere capace di immettersi nel mercato globale, facendo rete e costruendo relazioni sempre più capaci di rilanciare la propria capacità di vendita, e con essa la competitività sul mercato internazionale.

Durante la cerimonia sono stati premiati i quattro ex presidenti provinciali, Vittorio Trettenero, Linda Spina, Angelo de Pieri, Tommaso Piovene, e due dipendenti, Antonella Gabalo e Stefano Dego, che operano in Confagricultura da oltre 25 anni, e rappresentano la continuità del lavoro svolto. 

 

Ulteriori dettagli nel comunicato

“Il falso made in Italy? E’ un’opportunità. Sessanta miliardi spesi in prodotti contraffatti ci dicono che ci sono aziende in tutto il mondo disposte a pagare fior di quattrini pur di avere prodotti italiani. Dobbiamo imparare a capitalizzare il nostro valore, investendo sulla promozione e sul mercato globale”.

Lo ha detto oggi Mario Guidi, presidente nazionale di Confagricoltura, durante l’inaugurazione della nuova sede provinciale di Confagricoltura Vicenza, che si trova in una posizione strategica e centrale del capoluogo berico.

All’inaugurazione erano presenti, oltre a Guidi, il presidente regionale di Confagricoltura Lorenzo Nicoli, il presidente provinciale Michele Negretto, il membro di giunta nazionale Giangiacomo Bonaldi e numerosi esponenti politici: Enrico Zanetti, sottosegretario del ministero dell'Economia e delle finanze; Federico Ginato, deputato del Pd e membro della commissione Finanze; Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale; l’assessore regionale Elena Donazzan, i consiglieri regionali Cristina Guarda e Sergio Berlato; e Giovanni Gasparini, consigliere delegato all'agricoltura della Provincia di Vicenza, in rappresentanza del sindaco Achille Variati impegnato a Roma.

Guidi ha parlato della necessità di concentrarsi sul mercato globale e promuovere i nostri prodotti: “Per anni siamo stati drogati dal sistema contributivo comunitario. Dobbiamo uscire da questa logica ed entrare in quella del mercato, della promozione e del cambiamento: inutile fare pesche, se gli spagnoli ci battono – ha detto -  Dobbiamo essere capaci di cambiare rotta ed essere connessi con quello che ci chiede il mondo. I nostri competitor non sono i cinesi, ma i francesi, che fanno formaggi e vini buoni come i nostri con una differenza: sanno venderli meglio”. Ai politici presenti Guidi ha chiesto meno burocrazia: “Quest’anno 21 Regioni hanno presentato altrettante proposte diverse sulla domanda Pac. La peggiore dimostrazione di un’Italia che non sa dove andare. Chiediamo più semplificazione e meno contributi a pioggia: su 980 mila domande Pac, 540 mila pagheranno un contributo inferiore ai 1250 euro. Così si fa welfare, ma non si aiutano le aziende importanti, che sono la colonna della nostra agricoltura”. Infine una stoccata sul biologico: “Siamo stati noi a consentire per anni che si facesse il finto bio, ingenerando la convinzione che fosse facile farlo. Dobbiamo chiedere più rigore e professionalità: stop ai furbetti”.

Il sottosegretario Zanetti  ha ribadito l’impegno del governo per l’agricoltura: “In passato abbiamo commesso degli errori, come con l’Imu agricola. Con la legge di stabilità abbiamo cercato di dare dei segnali dal punto soprattutto di vista fiscale per il lavoro e dando alle aziende strumenti come sul rinnovo del parco macchine. Imprese e lavoro sono stati il tema centrale di quest’anno, ma lo saranno anche negli anni a venire”. Ciambetti ha portato i saluti del governatore veneto Luca Zaia, immobilizzato a casa per un intervento al ginocchio: “C’è bisogno di un sindacato che si confronti con noi in modo franco e diretto. Da parte nostra stiamo cercando di accelerare la messa a regime del nuovo Psr, che ha avuto un momento di stand by: i primi bandi sono pronti e a disposizione della commissione agricoltura”.

Michele Negretto, in apertura, ha spiegato che la nuova sede è il punto di arrivo di un lavoro iniziato da anni per porre al centro le imprese e gli agricoltori: “Stiamo attraversando un momento molto duro, in cui il nostro settore, pur aumentando i fatturati, vede scendere gli utili – ha detto – Tutti i settori, tranne il vitivinicolo, sono in sofferenza: latte, carne, cerali e ortofrutta. La burocrazia non ci dà una mano e la ricerca langue. In questo scenario noi scegliamo di investire per sostenere le nostre imprese e far crescere la nostra organizzazione”.

Lorenzo Nicoli ha spiegato che la nuova sede, funzionale e in posizione strategica, rientra in un quadro di riorganizzazione portato avanti da Confagricoltura Veneto: “Abbiamo costituito un anno fa una rete tra tutte le Confagricolture del Veneto, mettendo a sistema tutte le eccellenze professionali che abbiamo al nostro interno per far sì che il sindacato sia al servizio dell’impresa”.

In conclusione premiati gli ultimi quattro ex presidenti di Confagricoltura Vicenza Vittorio Trettenero, Linda Spina, Angelo De Pieri e Tommaso Piovene. Una targa è stata consegnata ad Antonella Gabaldo e Stefano Dego, dipendenti con oltre 25 anni di anzianità contributiva.

 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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