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In Veneto il primo hotel ristorante a km zero

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 25 Novembre 2013 alle 20:55 | 0 commenti

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Regione Veneto - Il km 0 arriva in Veneto al ristorante di un Hotel a 4 stelle di Mestre, “Ai Pini”. I titolari dell’Hotel Ristorante Giovanni Battista Baldo e Roberta Ferrari hanno ricevuto oggi la targa di riconoscimento, frutto delle verifiche e dei controlli effettuati dalla commissione di garanzia, consegnata dall’assessore regionale all’agricoltura e tutela del Consumatore Franco Manzato, dal presidente di Coldiretti veneto Giorgio Giazza e dal presidente di Federconsumatori Veneto Ermes Coletto, che è anche presidente della commissione di verifica del km 0.

Prosegue dunque in Veneto la diffusione della cultura delle produzioni stagionali e di territorio, che arriva, per così dire, anche ai “piani alti” degli esercizi pubblici.

“Noi ci crediamo -  hanno sottolineato Baldo e Ferrari – e soprattutto riscontriamo il gradimento dei nostri ospiti”. Che sin dalla prima colazione vengono vezzeggiati con uno “sbatudin” d’altri tempi, introvabile in gran parte della ristorazione internazionale, per proseguire poi nell’arco della giornata con pietanze a base di prodotti locali e di stagione alla corretta maturazione e dal sapore della tipicità locale. “Il mio sogno sarebbe – ha ricordato Giovanni Battista Baldo – arrivare a proporre anche il cren fatto in casa, con il rafano che cresce nel nostro parco”.

Il “Km 0” è un progetto che nasce da Coldiretti Veneto, ma nella Regione ha trovato una formale accoglienza e il primo riconoscimento istituzionale in Italia con la Legge Regionale n. 3 del 2010 “Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli di origine regionale”. L’obiettivo è quello di valorizzare le produzioni agroalimentari di prossimità e stagionali, sia per i loro contenuti organolettici, sia nell’ambito della lotta ai gas serra necessari ai trasporti mondiali di merci, sia come supporto al reddito delle imprese agricole e al ruolo plurimo che esse svolgono nella e per la collettività.

Quella legge è però ancora “incompleta”, ha ricordato Piazza, “ma stiamo operando e accelerando nella stesura dei provvedimenti attuativi”, gli ha replicato Manzato, che ha ribadito l’interesse della regione per una economia agricola tipica e di qualità, capace di aggiungere valore non solo al reddito ma anche all’immagine stessa del veneto, prima regione turistica d’Italia con circa 63 milioni di presenze, il 65 per cento delle quali generate da  ospiti stranieri”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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