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In vendita i prodotti "Qualità Verificata", marchio garantito dalla Regione Veneto

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 19 Settembre 2014 alle 11:16 | 0 commenti

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Regione Veneto - Eccoli, i prodotti a marchio “Qualità Verificata”: il meglio della produzione agroalimentare del Veneto nei settori della carne, del lattiero – caseario, dell’ortofrutta e dei prodotti ittici, garantiti dalla Regione e identificati dal logo QV. “Concretiamo un progetto al quale lavoriamo da anni, grazie ai produttori e grazie alla DGO del nostro territorio: presenti con noi sono Alì, Coop, Despar, che hanno creduto con noi e gli agricoltori in questa scommessa, sulla quale ci giochiamo la faccia”, ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato.

Chiudendo ieri sera a Padova l’incontro con la stampa per presentare formalmente il marchio QV, Qualità Verificata, appunto. Che è marchio collettivo istituzionale approvato dall’Unione Europea, che contraddistingue prodotti agricoli e agroalimentari che rispettano rigorosi disciplinari concordati con le autorità comunitarie e che garantiscono una qualità superiore e maggiore tutela dei consumatori.

E’ il coronamento di un progetto che nasce da lontano, formalizzato con la Legge regionale 31 maggio 2001 n. 12 “Tutela e valorizzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari di qualità”, che si concreta oggi sulla base di 48 disciplinari ai quali i produttori possono aderire e che sono già seguiti da alcune grosse realtà cooperative e associative (quali Soligo, Unicarve, Azove, Naturveneta e OPCOP) e da circa 700 imprese agricole. “Abbiamo dato un “nome” e un “pedigree” ai nostri prodotti migliori, altrimenti proposti in forma anonima e indistinguibile da quelli generici. L’obiettivo era ed è quello di offrire ai consumatori prodotti del Veneto verificati di maggiore livello qualitativo e garantiti – ha sintetizzato Manzato – resi riconoscibili da un marchio riconosciuto, garantiti dalla Regione e che per questo possono essere proposti anche con il logo (la stella a sette punte colorate) della proposta turistica regionale, rispetto ai quali è possibile anche investire finanziamenti regionali per la promozione e la valorizzazione”

In questa operazione si sono impegnati fortemente gli stessi produttori, alla ricerca di un sistema di valorizzazione che potesse superare i confini della garanzia personale – ha detto ancora l’assessore – e “che soprattutto ha avuto il consenso convinto della grande distribuzione che opera nel territorio regionale, in gran parte rappresentata alla presentazione del marchio, che si è resa disponibile e che in questo momento dà una mano alle nostre imprese, in sofferenza per l’embargo nei confronti della Russia”.

Alla presentazione  di QV, marchio unificato proposto a colori diversi a seconda del settore (rosso per la carne, blu per gli ittici, azzurro per il lattiero caseario, verde per l’ortofrutta), sono intervenuti oltre, a Manzato, Cesare Busetto, coordinatore dei produttori a Qualità Verificata; Flavio Rodeghiero assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Padova; Alessandra Scudeller del Dipartimento regionale Agricoltura e Sviluppo rurale; Paolo Coin di PadovaFiere Spa.

 

Il marchio collettivo della L.R. n. 12/2001, denominato “Qualità Verificata” (QV), individua un Sistema di qualità istituzionale pubblico conforme alle normative dell’Unione Europea in materia di marchi e di sviluppo rurale in quanto:

•          i prodotti hanno una qualità superiore rispetto alle norme commerciali correnti;

•          il metodo di ottenimento dei prodotti è descritto in un disciplinare di produzione vincolante, il cui rispetto è verificato da un organismo di controllo indipendente;

•          i disciplinari del settore vegetale prevedono l’applicazione dei principi della produzione integrata, per la salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e per la salute dei consumatori;

•          il sistema è aperto a tutti i produttori;

•          il sistema assicura la tracciabilità completa dei prodotti.

Questa iniziativa ha una duplice finalità:

•          orientare i consumatori verso prodotti agroalimentari con particolari qualità e più controllati;

•          sostenere gli agricoltori che si sforzano di migliorare le tecniche di coltivazione e allevamento.

Gli agricoltori che aderiscono a QV applicano disciplinari di produzione approvati dalla Regione che prevedono il rispetto di requisiti qualitativi per il settore ortofrutticolo e funghi, cerealicolo e colture industriali, fiori e produzioni zootecniche.

I prodotti vegetali (ortofrutticoli, funghi, cereali ecc.) sono ottenuti nel rispetto dei principi della produzione integrata: un insieme di tecniche agronomiche e di difesa fitosanitaria orientate a mantenere la biodiversità, a proteggere l’ambiente e senza l’impiego di organismi geneticamente modificati (OGM), per garantire la salute dei consumatori.

I prodotti zootecnici presentano dei requisiti di qualità superiore alle normative obbligatorie, specifici per ogni tipologia di prodotto e che qualificano le produzioni a marchio regionale.

L’applicazione dei disciplinari di produzione da parte dei produttori viene controllata da enti di certificazione terzi, accreditati a livello internazionale e autorizzati dalla Regione stessa.

La realizzazione del Sistema di qualità QV è iniziata nel biennio 2008-2009, con la revisione del marchio e con la modifica della Legge del 2001 per renderla compatibile con le norme comunitarie in materia di aiuti di stato e sviluppo rurale.

Dal 2009 a oggi sono stati approvati dalla Giunta regionale, dopo aver acquisito il parere delle Commissione consiliare competente, 48 disciplinari di produzione, tutti notificati alla Commissione europea ai sensi della Direttiva 98/34/CE. Altri 18 disciplinari sono in corso di approvazione. Dal 2010 ad oggi hanno aderito al sistema regionale di qualità QV più di 700 tra aziende agricole, cooperative e organizzazioni di produttori, singole e organizzate in filiera.

Il Sistema di qualità QV è inoltre stato costruito in coordinamento con due Sistemi di qualità nazionali: i disciplinari della L.R. n. 12/2001 dei prodotti vegetali sono conformi al Sistema di qualità nazionale di produzione integrata, di cui alla Legge 3 febbraio 2011, n. 4 “Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari”, mentre per il settore zootecnico i disciplinari sono conformi alle Linee guida nazionali del Sistema di qualità nazionale zootecnia, di cui al Decreto del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali del 4 marzo 2011.

La compatibilità del sistema regionale con i due sistemi nazionali permetterà ai produttori veneti di poter aderire anche ai citati Sistemi Nazionali e di beneficiare di azioni di promozione per l’ingresso in nuovi mercati o per sviluppare nuove strategie distributive.

Il prossimo obiettivo della Regione per lo sviluppo del Sistema di qualità QV sarà l’approvazione dei disciplinari di produzione per i prodotti trasformati (olio, salumi e insaccati, prodotti lattiero caseari, trasformati di cereali come la pasta, ecc.) ottenuti a partire da materie prime agricole certificate QV

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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