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In Siria continuano gli interventi Caritas

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 4 Febbraio 2013 alle 18:01 | 0 commenti

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Caritas Vicenza  -  Un conflitto che rischia di allargarsi coinvolgendo altri Stati e in cui al momento non trova spazio quel “dialogo costruttivo” invocato più volte da Benedetto XVI per porre fine in Siria alle immani sofferenze della popolazione civile. Resta infatti gravissima la crisi umanitaria, sia sul fronte dei rifugiati nei paesi limitrofi, sia sugli sviluppi interni. I morti sono più di 60.000, centinaia di migliaia i rifugiati, 2.500.000 di persone hanno bisogno di aiuti. C’è carenza di cibo, acqua potabile, cure sanitarie.

Caritas Italiana ha già inviato un contributo a Caritas Siria e alle altre Caritas impegnate nell’accoglienza dei profughi e rilancia l’appello per poter far fronte alle nuove, pressanti richieste.

Le Caritas di Siria, Libano, Giordania e Turchia si sono infatti attivate da subito e complessivamente forniscono aiuti a oltre 100.000 persone. Soprattutto all'interno della Siria si continua a lavorare fra grandi difficoltà e pericoli.

“Stiamo coordinando gli aiuti per decine di migliaia di persone a Damasco, Aleppo, Homs e Hassakeh – dice il Presidente di Caritas Siria, S.E. Mons. Antoine Audo – ma i bisogni aumentano di giorno in giorno”.

In Libano, tra i rifugiati distribuiti nel nord del paese, nella valle della Bekaa e a Beirut stessa , la Caritas aiuta 40.000 persone, di cui la metà sono bambini. Ha inoltre allestito due cliniche mobili per fornire assistenza sanitaria.

Caritas Turchia sta aiutando 2.000 famiglie con generi di prima necessità ed ha anche attivato servizi per cure sanitarie e assistenza psicologica.

In Giordania la Caritas si sta prendendo cura di 60.000 persone ad Amman, Irbid, Zarqa, Madaba e Mafraq. Fornisce loro aiuti alimentari, coperte, stufe. Prevede di estendere gli aiuti ad altre 25.000 persone, tra cui molte famiglie locali.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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