In Piazza dei Signori ancora i marinai contro l'arresto dei marò in India
Sabato 24 Marzo 2012 alle 23:16 | 0 commenti
A.N.M.I. - Bisognerà attendere ancora una settimana per la decisione dell'Alta corte del Kerala sulla giurisdizione del caso dei due marò italiani accusati di aver ucciso due pescatori. Si è invece sbloccata la questione della nave su cui i militari erano in missione anti-pirati: la petroliera Enrica Lexie è stata autorizzata a ripartire dal porto di Kochi, dove era ancorata da un mese. Un ministro dello Stato del Kerala ha dato il via libera al termine di una inchiesta preliminare in cui, spiegano i media locali, "sono state raccolte tutte le prove a bordo della nave".
Il via libera è subordinato al fatto che il capitano e i due militari sotto accusa compaiano davanti a un tribunale in caso si rendano necessari ulteriori accertamenti.
Questo però non ferma la mobilitazione dei Marinai in congedo che per il quinto sabato hanno manifestato il loro disappunto per quanto sta avvenendo in Piazza dei Signori. Per l'occasione presenti tutte le rappresentanze delle forze armate in congedo di Vicenza.
Nel suo discorso l'Avv. Paolo Mele, vice presidente nazionale dell'A.N.M.I, ha voluto calcare con parole dure quanto sta avvenendo: " Purtroppo continua da un mese il sequestro dei nostri due Marò, una vicenda di cui si parla di meno perché l'Italia i problemi si risolvono non parlandone. O ancora peggio paventando, non riuscendo a risolverli, colpe a carico di chi ne è vittima ed andrebbe tutelato. Il sottosegretario Sfaffan De Mistura, dice ora che sbagliano anche i migliori soldati del mondo. Io dico o è l'Italia ad avere la peggiore diplomazia del mondo?. Una diplomazia ricca di attribuzioni ma senza attributi. Una diplomazia che ora chiede addirittura l'intervento di quella inglese, dopo quanto è accaduto on Nigeria. Il soldato americano che ha ucciso 16 innocenti civili afgani è già a casa. Dicono che è un buon padre di famiglia, che ha agito in un momento di follia. E i nostri due marò che hanno agito nel rispetto degli ordini ricevuti vengono definiti dai giudici indiani banditi del mare ed ora terroristi. Ed invece i banditi e terroristi sono altri, sono i pirati che infestano quei mari, le cui basi sono anche in India, sono le tribù tribali indiane che hanno sequestrato la scorsa settimana due civili italiani". Ma secondo i nostri diplomatici in vacanza sul Gange stanno tutti bene. Non c'è nulla da temere le tribù e le carceri indiane e sono ospitali. Ed allora che ci vadano loro. E poi dicono bisogna aspettare le fine delle elezioni indiane. Una vergogna per la quale noi torneremo ogni settimana a manifestare".
Sabato prossimo, intanto in tutta Italia si svolgerà una manifestazione globale di tutti i marinai.
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