In pensione a 67 anni, ma la politica tace e il popolo subisce supinamente
Mercoledi 25 Ottobre 2017 alle 20:52 | 0 commenti
Alex Cioni ci invia questa lettera regalandoci un momento di riflessione e uno stimolo per rialzare la testa: "Lo ha sentenziato l'Istat: dal 2019 si va in pensione a 67 anni visto che aumenta, dicono, l'aspettativa di vita, anche se sul come è meglio stendere un velo pietoso. Dopo decenni di ladrocini e di pensioni baby, comprendo che non sia sostenibile andare in pensione avendo mediamente più di venticinque anni di vita davanti a sé, ma tutto questo progresso, tutta questa tecnologia, tutto questo capitalismo e mercatismo che ci doveva far vivere meglio e più serenemante, non vi pare una sonora presa per il fondoschiena?"
"Non entro nel merito della questione surreale che già ora ci dicono che chi attualmente ha dai trenta ai quarant'anni, senza parlare dei più giovani, avrà mediamente un assegno da fame. Della serie, vado in pensione con un piede nella fossa senza nemmeno la soddisfazione di spendere i soldi guadagnati in una vita di lavoro."
"In altri tempi tutto questo sarebbe stato sufficiente per scatenare la bagarre politica e sociale, oggi invece siamo assuefati al male, stravaccati nel divano davanti al "Grande Fratello Vip". Nella migliore delle ipotesi la gente si mobilita per difendere i cosidetti diritti degli animali con il rischio che nel frattempo arrivi il conto di un'agenzia di pompe funebri. Facciamo un pochino schifo o esagero?"
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.