Quotidiano | Categorie: Lavoro, Fatti

In Italia già 469 morti sul lavoro nel primo semestre del 2018 e la maglia nera spetta al Nordest

Di Comunicati Stampa Venerdi 27 Luglio 2018 alle 14:55 | 0 commenti

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"Nel primo semestre del 2018 il bilancio delle morti sul lavoro nel Paese parla già di 469 vittime. Un dato sconcertante che non fa certo ben sperare in una possibile inversione di tendenza e in un risultato di fine anno diverso da quello a cui siamo, purtroppo, abituati. Ovvero circa un migliaio di decessi. Così continuiamo a confrontarci con numeri inquietanti che, in un Paese in cui esiste una disciplina chiara e forte in tema di sicurezza sul lavoro, non avrebbero ragione d'esistere". Così introduce l'ultima indagine elaborata dall'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega di Mestre - sulla base dei dati INAIL - il suo Direttore, l'Ing. Mauro Rossato.

 

 

La media mensile di mortalità in effetti è come sempre drammatica: arriva a 78 vittime al mese. Ciò significa circa 20 morti ogni settimana da Nord a Sud del Paese. Sono 331 i decessi rilevati in occasione di lavoro, mentre 138 quelle in itinere. Le donne che hanno perso la vita nel primo semestre del 2018 sono 51 (24 in occasione di lavoro e 27 in itinere).
Una proiezione ed un'analisi che sembrano ripetersi mese dopo mese, anno dopo anno, con alcune regioni che dominano spesso la triste graduatoria per numero di decessi.

È ancora la Lombardia ad indossare la maglia nera con il più elevato numero di vittime in occasione di lavoro (45 decessi). Seguono: Emilia Romagna (40), Veneto (38), Piemonte (28), Campania e Lazio (27), Toscana (22), Sicilia (15), Friuli (14), Calabria (13), Liguria (11), Puglia (10), Sardegna e Marche (8), Basilicata (7), Abruzzo (6), Umbria, Molise e Trentino Alto Adige (4).

I settori in cui si conta il maggior numero di vittime sono quelli delle Costruzioni (50 decessi), delle Attività Manifatturiere (47) e del settore Trasporto e Magazzinaggio che fa rilevare 42 morti in occasione di lavoro; mentre nel Commercio, riparazione di autoveicoli e motocicli i morti sono 18. Una vittima su 5 delle 469 aveva un'età compresa tra i 55 e i 60 anni.
La provincia in cui si conta il maggior numero di infortuni mortali sul lavoro è Roma (22 decessi). Seguono: Milano e Torino (16), Napoli (14), Bologna e Udine (10), Brescia e Treviso (9), Modena e Venezia (8).
Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 57, mentre 21 sono quelli che hanno perso la vita in itinere.
Per quanto concerne, infine, le rilevazioni degli infortuni totali (compresi quelli in itinere) è sempre Roma a condurre la luttuosa classifica (32), seguita da Milano (21), Napoli e Torino (17) e Venezia (13).

Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega di Mestre 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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