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In arrivo i giorni della Merla: i consigli per riscaldarsi risparmiando

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 26 Gennaio 2013 alle 13:20 | 0 commenti

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Etra - In arrivo i cosiddetti "giorni della merla", gli ultimi tre giorni di gennaio, il 29, 30 e 31, che, secondo la tradizione, sono i tre più freddi dell'anno. Consola poco pensare che più freddi sono, più dolce sarà la primavera e calda l'estate. Intanto corriamo ai ripari, ci precipitiamo ad alzare la temperatura dei nostri impianti di riscaldamento e a non dimenticare cappelli, guanti e sciarpe.

Ma quanto ci costa il freddo dell'inverno? E quanto costa all'ambiente? Secondo Federconsumatori, le bollette del riscaldamento in Italia sono tra le più care d'Europa. Infatti, il riscaldamento di un appartamento di 85 metri quadri con il gasolio, in Italia costa alle famiglie mediamente 1.752 euro annui, 564 euro in più rispetto alla media europea. Non va meglio per chi utilizza il metano: il costo al lordo delle tasse, nella fascia di consumo più bassa, è pari a oltre 98 euro al metro cubo contro 90 dell'Unione europea; in quella media è di quasi 83 euro (contro 64) e in quella alta di 76 euro (in Europa se ne pagano 59). «La possibilità di scaldare le nostre case ha reso i freddi mesi invernali affrontabili senza troppi problemi. - spiega Stefano Svegliado, presidente del Consiglio di gestione di Etra - Spesso, però, facciamo un uso eccessivo e sconsiderato del riscaldamento, tenendo troppo alte le temperature. Ci troviamo così non solo a pagare bollette salate, ma anche a scaricare in atmosfera polveri e gas che contribuiscono a creare l'effetto serra. Esistono norme che impongono un massimo di temperatura d'inverno, ma non sempre le seguiamo per timore di raffreddarci. Per difendersi dal freddo però, esistono alcuni accorgimenti, che permettono di ridurre in parte i consumi e di tutelare l'ambiente». Il primo consiglio è riscaldare meno e vestirsi di più: ogni grado in meno nella stanza permette di risparmiare dal 6% al 10% di energia. Abbassare durante la notte la temperatura a 16-18°C permette di risparmiare dal 20 al 30% di energia, tapparelle abbassate e persiane chiuse di notte in tutte le stanze fino al 10%. «Abbassate il riscaldamento quando non siete in casa e ricordate di tenere caldaia e impianto in buono stato. - spiega Manuela Lanzarin, presidente del Consiglio di sorveglianza di Etra - Durante il periodo in cui l'impianto viene usato maggiormente, parecchi residui di combustione, come fuliggine, zolfo, polvere e ossido di ferro si depositano nella caldaia, contribuendo al logoramento del bruciatore e a un aumento del consumo energetico (l'acqua si scalda più lentamente). Prevenite questi problemi facendo regolarmente controllare e, se necessario, pulire la vostra caldaia». Importante è anche ridurre le dispersioni di calore all'interno della propria casa. Questo è possibile utilizzando dei paraspifferi, ovvero dei rotoli di materiale isolante che, posizionati al margine inferiore delle porte esterne, consentono di limitare il passaggio di aria fredda; collocando fogli isolanti per i termosifoni che, dietro ai radiatori, ne riflettono il calore all'interno della stanza. Inoltre delle tende impermeabili, da posizionare all'esterno, proprio vicino alle finestre, magari ricoperte con altrettante tende in tessuto, permettono di ridurre l'entrata dell'aria fredda e nel contempo evitano le dispersioni di calore. «Fate sempre attenzione allo stato dei serramenti. - continua Manuela Lanzarin - Si possono applicare delle guarnizioni nuove, sostituendo quelle vecchie o integrandole con altri tipi, magari preferendo prodotti ad alta efficienza. Anche la sostituzione o la scelta delle tapparelle, anziché degli infissi, permette di risparmiare sul riscaldamento, così come i doppi vetri, che fanno risparmiare fino al 25%». Un altro metodo efficace è l'isolamento delle pareti con pannelli isolanti in polistirene, spesso accoppiati a lastre di cartongesso da posizionare sulla superficie mediante colla. Meglio sarebbe, per ridurre definitivamente le spese di riscaldamento, apporre all'esterno della casa l'isolamento a cappotto: una serie di pannelli isolanti in polistirene espanso in grado di garantire l'eliminazione totale dei ponti termici. Infine, non dimenticate di cambiare aria, ma fatelo aprendo le finestre solo brevemente e completamente. Così facendo la temperatura ambiente non scenderà tanto quanto succederebbe con delle finestre di continuo semiaperte.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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