Impegno per Vicenza: la situazione della città è grave perchè non c'è un progetto
Mercoledi 26 Settembre 2012 alle 20:37 | 0 commenti
Italo Francesco Baldo, Presidente di Impegno per Vicenza - Il direttivo di Impegno per Vicenza nella sua consueta riunione mensile ha preso in esame la grave situazione della città che continua a non avere autentici progetti, ma viene, per così dire, amministrata, a vista e illusa con progetti continuamene sfornati senza mai chiarezza se quella della propaganda. Se si fossero attuati solo un terzo dei progetti annunciati con grande enfasi avremo una città diversa.
Invece l'unica realizzazione, le altre dipendevano dalle amministrazioni precedenti, è l'asfaltatura di diverse strade, ma spesso non con la necessaria cura, ovvero a regola d'arte. Si asfalta un tratto, una corsia, ma i marciapiedi non vengono curati, talora si vedono dei veri e propri "taconi". In compenso la città non ha più il patrimonio delle quote autostradali, si è mangiata la possibile garanzia che si poteva fornire alle banche per eventuali altri mutui e si è chiusa la relazione con un importante ente nel territorio. A parte ciò i servizi sociali non agiscono effettivamente nelle situazioni critiche che richiederebbero capacità di intervento e vera progettazione. Non basta dichiarare alla televisione che invece tutto va bene. E' sotto gli occhi di tutti i cittadini la situazione di difficoltà sociale. Ma il Sindaco pro tempore, che cosa fa? Vive a Versailles?
A Vicenza la vicenda del manifesto del PDL ben indica lo stile dell'amministrazione e del suo capo. Prima che questo venga affisso, grave errore attico, si stigmatizza il suo contenuto. Non una censura a priori, ma una precisa violenza dell'art, 21 della Costituzione. Un impiegato anziché compiere il suo dovere, si preoccupa, si legga il Corriere Veneto, di informare il Sindaco, perché a priori possa provvedere alla reprimenda.
Questo è solo un episodio, sul manifesto si può essere o non essere d'accordo, ma almeno che lo si faccia a posteriori, dopo la sua pubblicazione, altrimenti entriamo in quella visione di Stato paternalistico, che dice di provvedere alla moralità dei suoi cittadini, ma solo se colpisce gli avversari.
Ma la situazione è anche più grave, perché non vi è progetto, il silenzio dei cittadini, che poco si esprimono, è eloquente di fronte a tanta pubblicità , che non cambia la situazione, ma semplicemente fa fare a Vicenza "vetrina". I clienti però non entreranno perché la merce sa si vecchissima politica, quella che Matteo Renzi dice di voler rottamare. Forse per non esserlo il dottor Variati è salito su quel carro e il vicesindaco su quello dell'on. Bersani. Così tra i due un intesa come si usava fare nelle casate nobili, uno guerriero, si fa per dire, un un'altra, in questo caso, nella nomenclatura. Si pensa che sia un accordo per avere reciproci vantaggi.
Impegno per Vicenza auspica nuove prospettive che possano emergere dagli stessi cittadini. Certo non è facile esporsi, si rischia la reprimenda a priori, ma per fortuna il valore della libertà e della progettazione autenticamente democratica esistono ancora a speriamo si attivino per il bene civile di questa nostra città .
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