Impegno per Vicenza a Variati: deve morire il modo degli eredi della prima Repubblica
Mercoledi 28 Settembre 2011 alle 23:47 | 0 commenti
				
		
Riceviamo da Italo Francesco Baldo, Presidente di "Impegno per Vicenza", e pubblichiamo.
Il giorno 27 settembre 2011 si è riunito il Direttivo di "Impegno per Vicenza" per esaminare l'attuale situazione della città e dell'amministrazione comunale, in particolare le dichiarazioni del Sindaco. La città continua a non avere adeguata valorizzazione nei suoi specifici aspetti in ambito industriale commerciale, turistico, artistico e culturale. Le prese di posizioni di numerosi esponenti delle categorie produttive sono evidenziate quotidianamente e nulla si compie per aiutare a risolverle.
A ciò si aggiunge, ad esempio la notizia che afferma non esserci "soldi"  per  l'acquisto di libri per la Biblioteca Civica Bertoliana, che è  stata costretta a ridurre perfino le spese di pulizia. L'area urbana  è  interessata, allo slogan "Vicenza si fa bella", da numerosi lavoretti  per sistemare qua e là le strade, pochissimo i marciapiedi. Non   parliamo certo delle situazioni più complesse. Intanto che fa  l'Amministrazione? Si trastulla, come sempre, in progetti, si potrà  fare, sarebbe bello fare. Certo ci vuole capacità progettuale, ma dove  sono i progetti veri, i capitoli di spesa relativi con la disponibilità  finanziaria? Nulla di tutto questo. Certamente è più salutare una  passeggiata in un futuribile parco, certo è meglio gridare contro  l'opposizione che evidenzia il degrado della sicurezza e soprattutto  della qualità di vita. I problemi ci sono, anche nell'ambito sociale,  dove non si sa bene che cosa compia l'Assessore alla famiglia e alla  pace se non  chiedere la abolizione della legge regionale a favore delle  persone-cittadini disabili. Ben sintomatico al proposito è il rifiuto  della Conferenza dei Sindaci di eleggere l'assessore come suo  vicepresidente. Le cronache sono occupate dalle impuntature del Sindaco  con un tono e un modo che richiedono il suggerimento di rileggersi o  meglio leggere il Galateo di monsignor Della Casa.
     Se poi  andiamo più a fondo nei settori strategici, che cosa accade? Si nomina e  nemmeno la maggioranza sa, si trovano le nomine e non si può dire  nulla, la suscettibilità del primo cittadino è ben nota al proposito. 
    Sul  piano politico il Sindaco, memore che nella storia ci sono corsi  e ricorsi,  cerca di attuare per stare a galla, la stessa politica del  1992, cambio di  assetto della maggioranza, così, si ritiene di evitare i  problemi e continuare la propria e individuale campagna elettorale.
   La città di Vicenza, afferma il Direttivo di "Impegno" merita ben  altro, essa deve diventare contro l'attuale  univoco detentore  dell'amministrazione un vero laboratorio di prospettiva politica. Il  modo antico, quello degli eredi della prima Repubblica, deve una volta  per tutte morire. Non si tratta di gestire il potere, qualche poltrona e  se stessi, ma da parte di chi ha a cuore le sorti della città costruire  un'unione consapevole e capace di dare prospettiva non secondo le  utopie pensate, ma secondo la realtà dei fatti, facendo bene quello che  di bene c'è da fare per Vicenza.
Italo Francesco Baldo- Presidente di "Impegno per Vicenza".
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