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Immigrazione, Zaia: hotspot a nordest come arginare con un dito la falla in una diga

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 26 Gennaio 2016 alle 16:17 | 0 commenti

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Regione Veneto
"Nessun hotspot a Nordest costituirebbe la soluzione del problema, almeno fino a che il governo continuerà a praticare una ospitalità indifferenziata, mentre è urgente cominciare a distinguere chi ha davvero bisogno da chi viene in Italia e nella Ue con altri scopi. Altrimenti è come voler bloccare con un dito la crepa di una diga”. Lo dice oggi il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia in tema di immigrazione commentando l’ipotesi della realizzazione di un hotspot nel Nordest.

“E' ormai provato – aggiunge Zaia – che due terzi dei cosiddetti profughi non fuggono né da situazioni di guerra né da situazioni di violenze o carestie. Vanno aiutati a casa loro, vanno ricavati dei corridoi umanitari e creati dei centri raccolta sotto l'egida internazionale. E lì, soltanto lì, effettuare la cernita fra profughi e semplici emigranti economici”.

“La verità – secondo il Governatore del Veneto - è che l'Italia non ha voce in capitolo, ha sprecato il semestre di presidenza della Ue, non è stata in grado di mettere in moto una vera solidarietà europea naufragata tra fili spinati e blindature varie, non ha avuto la forza di costringere l’Europa a modificare radicalmente il trattato di Dublino, in una parola è rimasta sola”.

“E ora che l'Austria ha chiuso le frontiere – conclude Zaia -  ci chiediamo dove si accumuleranno tutti gli immigrati provenienti dalla rotta balcanica e, verosimilmente, dall'Adriatico. Ma soprattutto in quale direzione si potrebbero dirigere una volta che potessero uscire dall'hotspot. Ve lo dico io in quale direzione: resterebbero in Italia come lo sono rimasti tutti gli altri".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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