Immigrazione, Variati: diritti e doveri, consiglio degli stranieri e mediazione culturale
Giovedi 9 Maggio 2013 alle 17:39 | 1 commenti
Variati 2013 - “Potenziamento della mediazione culturale e Consiglio degli stranieri: da qui passa la promozione di un’integrazione che significa prima di tutto buona convivenza, in una logica di diritti e doveri. Per tuttiâ€. Sono queste due forme di intervento concreto sulle quali il sindaco Achille Variati vuole puntare per proseguire il percorso di integrazione avviato in città . Le proposte rientrano nell’ambito della campagna tematica “C’è una città più unita†che il sindaco sta presentando in questa settimana e che riguarda, oltre all’integrazione, i temi del sociale, delle famiglie, dei diritti e della partecipazione.
“Grazie anche al lavoro di questi anni oggi Vicenza è una città più unita: una città che valorizza la differenza come ricchezza e che sa essere comunità – spiega Variati – Il tema degli stranieri che abitano a Vicenza è un tema di fronte al quale non possiamo chiudere gli occhi. Deve essere affrontato con realismo e avendo ben chiare quelle che sono le competenze del Comune. Prima di parlare di espulsioni o blocchi degli ingressi per i quali il Comune può fare ben poco, dobbiamo lavorare per la convivenza in città . Per me l’integrazione può passare solo attraverso una logica dei diritti strettamente associata al rispetto dei doveri da parte dei ‘nuovi vicentini’. E per questo, dopo la decisione presa nello Statuto, dobbiamo dare attuazione con il regolamento al Consiglio degli stranieri. Sarà questo uno strumento di dialogo, collaborazione, confronto. Di ascolto ma anche di richiesta, da parte nostra. Attraverso il Consiglio possiamo promuovere la responsabilità e l’educazione al ‘modus vivendi’ vicentino. E per questo servirà anche potenziare la mediazione culturale e proseguire nella strada della collaborazione con le associazioni di stranieri. Solo attraverso il confronto, la conoscenza e il rispetto reciproco può passare la valorizzazione della differenza come ricchezza per la comunità . E solo così possiamo superare la logica di contrapposizione e diffidenza troppo spesso diffusa. La nostra candidata Teodora Stanciu, rumena di nascita che vive in Italia dal 1997, è il simbolo che questo percorso si vuole e si può fareâ€.
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