Immigrazione, Matteo Celebron: "A Vicenza è emergenza. Intervenga il sindaco"
Venerdi 14 Luglio 2017 alle 18:01 | 0 commenti
"Via Catalani è solo uno dei tanti hub della città . Chiediamo un censimento, controlli sanitari e verifica su spaccio e prostituzione. In Via Medici i cittadini continuamente contattati perché vendano gli appartamenti". Lo denuncia Matteo Celebron, segretario della Lega Nord di Vicenza che chiede un intervento immediato da parte di Sindaco e Prefetto. "Via Catalani - esordisce Celebron - è solo uno dei tanti hub di Vicenza , ormai arrivata ad ospitare più di 900 richiedenti asilo. Una situazione che da anni subiscono anche i cittadini di Via Medici, in particolare modo da quando oltre all'Hotel Adele sono diventati luoghi di ospitalità anche gli appartamenti di fronte all'albergo".
"Il sindaco - ricorda il segretario leghista - aveva promesso di attivarsi per far sì che gli appartamenti fossero una soluzione temporanea. Così non è, anzi, non solo quelle strutture sono ancora utilizzate, addirittura i cittadini che vivono nei restanti appartamenti ricevono regolarmente chiamate con proposte di acquisto a prezzi stracciati. Variati ha mai dato risposta a queste persone?".
"Ricordo inoltre - evidenzia Celebron - che anche Via Medici ha visto diversi episodi di violenza causati da persone estranee che entrano ed escono dagli appartamenti dei richiedenti asilo. È chiaro ed evidente che i cittadini che lì vivono non si sento al sicuro, anche perché le cooperative non garantiscono alcun controllo su chi esce ed entra".
"Da non sottovalutare l'aspetto igienico sanitario, lo spaccio di droga e, ultimo ma non meno importante, lo sfruttamento della prostituzione. Non sono rare le segnalazioni di cittadini che vedono entrare ed uscire dagli hub giovani ragazze di colore. Per questo motivo chiediamo a Variati di intervenire per tutelare tutti i cittadini della città che quotidianamente subiscono la presenza dei richiedenti asilo sotto casa. Se il Sindaco non darà risposta - conclude Celebron - siamo pronti a portare nuovamente la questione in Consiglio comunale".
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